Nei “riti abbreviati relativi a speciali controversie”, e in particolare nel processo amministrativo in materia di aggiudicazione di contratti pubblici, si assiste a una declinazione del cumulo delle domande più ampia e sostanzialmente diversa da quella che opera nella giurisdizione generale disciplinata dal rito ordinario. Mentre, infatti, nella giurisdizione generale di legittimità il cumulo di domande si costruisce in una prospettiva oggettiva come connessione di domande relative a una pluralità di atti riconducibili al medesimo esercizio del pubblico potere, nella giurisdizione esclusiva in materia di aggiudicazione di contratti pubblici esso pare avere una diversa sorte anche in relazione a un diverso oggetto di quel giudizio, che sembra investire un complessivo “rapporto amministrativo”. Le conseguenze che scaturiscono da questa ricostruzione consentono di evidenziare al meglio le differenze sussistenti tra l’oggetto del giudizio di legittimità tradizionalmente inteso, dove il contenuto della pretesa fatta valere dal ricorrente si traduce nella mera questione di legittimità del provvedimento impugnato, e l’oggetto del rinnovato giudizio amministrativo, che può essere individuato nella “spettanza” avanzata dalla parte, sia nella giurisdizione generale, sia, soprattutto, nella giurisdizione esclusiva (o piena).
Police, A. (2014). Il cumulo di domande nei “riti speciali” e l’oggetto del giudizio amministrativo. DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO, 32(4), 1197.
Il cumulo di domande nei “riti speciali” e l’oggetto del giudizio amministrativo
POLICE, ARISTIDE
2014-01-01
Abstract
Nei “riti abbreviati relativi a speciali controversie”, e in particolare nel processo amministrativo in materia di aggiudicazione di contratti pubblici, si assiste a una declinazione del cumulo delle domande più ampia e sostanzialmente diversa da quella che opera nella giurisdizione generale disciplinata dal rito ordinario. Mentre, infatti, nella giurisdizione generale di legittimità il cumulo di domande si costruisce in una prospettiva oggettiva come connessione di domande relative a una pluralità di atti riconducibili al medesimo esercizio del pubblico potere, nella giurisdizione esclusiva in materia di aggiudicazione di contratti pubblici esso pare avere una diversa sorte anche in relazione a un diverso oggetto di quel giudizio, che sembra investire un complessivo “rapporto amministrativo”. Le conseguenze che scaturiscono da questa ricostruzione consentono di evidenziare al meglio le differenze sussistenti tra l’oggetto del giudizio di legittimità tradizionalmente inteso, dove il contenuto della pretesa fatta valere dal ricorrente si traduce nella mera questione di legittimità del provvedimento impugnato, e l’oggetto del rinnovato giudizio amministrativo, che può essere individuato nella “spettanza” avanzata dalla parte, sia nella giurisdizione generale, sia, soprattutto, nella giurisdizione esclusiva (o piena).File | Dimensione | Formato | |
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