In Roman juridical sources is possible to find elements that bears witness to interpretation’s effort, oriented to dispel the ambiguity of dispositions by will, oscillating between the poles of ‘company legacy’ to one side, and ‘company assets legacy’ on the other. In this sense, first, shines – to a large extent, thanks to the systematizing work of Justinian – the meaningfulness of the term taberna instructa. Even with the necessary conceptual elasticity, it certainly appears his comparability with the modern notion of ‘company’. Absolutely important, also, for the above indicated purposes, are certain ‘markers’, useful to better define the testator’s intention: the clarification of the nomen negotiationis; a specific indication of the loci instrumenta; the mention of the servi institores contribute, in fact, to bring in or rule out the disposition by will from the broad, but still limited, category of ‘company legacy’.

Nelle fonti giuridiche romane è possibile rinvenire elementi che testimoniano una tensione in-terpretativa, orientata a sciogliere l’ambiguità di disposizioni testamentarie, oscillanti tra i poli del ‘legato di azienda’ da un lato e del ‘legato di ben iaziendali’ dall’altro. In questo senso, in primo luogo, traspare – in larga misura, grazie all’attività sistematizzante dei commissari giustinianei – la pregnanza semantica della locuzione taberna instructa che, pur con l’indispensabile elasticità concettuale, appare senz’altro comparabile con la moderna nozione di ‘azienda’. Assolutamente ri-levanti, inoltre, per la finalità sopra segnalata, si rivelano le discussioni giurisprudenziali a proposi-to di taluni ‘indicatori’, utili a meglio definire la volontà testamentaria, espressa nel legato: la pre-cisazione del nomen negotiationis; la specifica indica-zione dei loci instrumenta; la menzione dei servi insti-tores contribuiscono, infatti, a ricondurre o ad escludere la disposizione dall’ampia, ma pur sem-pre circoscritta, categoria del ‘legato d’azienda’.

Vinci, M. (2015). Alle origini del trasferimento mortis causa dei beni produttivi. TEORIA E STORIA DEL DIRITTO PRIVATO, VIII (2015).

Alle origini del trasferimento mortis causa dei beni produttivi

VINCI, MASSIMILIANO
2015-01-01

Abstract

In Roman juridical sources is possible to find elements that bears witness to interpretation’s effort, oriented to dispel the ambiguity of dispositions by will, oscillating between the poles of ‘company legacy’ to one side, and ‘company assets legacy’ on the other. In this sense, first, shines – to a large extent, thanks to the systematizing work of Justinian – the meaningfulness of the term taberna instructa. Even with the necessary conceptual elasticity, it certainly appears his comparability with the modern notion of ‘company’. Absolutely important, also, for the above indicated purposes, are certain ‘markers’, useful to better define the testator’s intention: the clarification of the nomen negotiationis; a specific indication of the loci instrumenta; the mention of the servi institores contribute, in fact, to bring in or rule out the disposition by will from the broad, but still limited, category of ‘company legacy’.
2015
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/18 - DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITÀ
Italian
Nelle fonti giuridiche romane è possibile rinvenire elementi che testimoniano una tensione in-terpretativa, orientata a sciogliere l’ambiguità di disposizioni testamentarie, oscillanti tra i poli del ‘legato di azienda’ da un lato e del ‘legato di ben iaziendali’ dall’altro. In questo senso, in primo luogo, traspare – in larga misura, grazie all’attività sistematizzante dei commissari giustinianei – la pregnanza semantica della locuzione taberna instructa che, pur con l’indispensabile elasticità concettuale, appare senz’altro comparabile con la moderna nozione di ‘azienda’. Assolutamente ri-levanti, inoltre, per la finalità sopra segnalata, si rivelano le discussioni giurisprudenziali a proposi-to di taluni ‘indicatori’, utili a meglio definire la volontà testamentaria, espressa nel legato: la pre-cisazione del nomen negotiationis; la specifica indica-zione dei loci instrumenta; la menzione dei servi insti-tores contribuiscono, infatti, a ricondurre o ad escludere la disposizione dall’ampia, ma pur sem-pre circoscritta, categoria del ‘legato d’azienda’.
http://www.teoriaestoriadeldirittoprivato.com/index.php?com=statics&option=index&cID=354
Vinci, M. (2015). Alle origini del trasferimento mortis causa dei beni produttivi. TEORIA E STORIA DEL DIRITTO PRIVATO, VIII (2015).
Vinci, M
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