Nel 1657, anno di inizio della riformulazione di piazza San Pietro, il tempo stimato per il suo completamento è di cinque anni. Si tratta di una previsione assolutamente errata vista l’opera che per dimensione e per costruzione è fuori dall’ordinario. Infatti, essa è la più grande e la più importante tra le imprese edilizie promosse da Alessandro VII Chigi (1655–67), non a caso indicata nei documenti come Machina Heroica. Sulla scorta delle cronache del tempo, la storiografia fissa la data del completamento della piazza al 1667 (a eccezione della corona di statue terminata nel 1673): “19 marzo, si termina il braccio che unisce il teatro col portico di S. Pietro, col demolirsi il palazzo del Priorato et altri per fare la poca parte di esso che manca per terminarlo.” Tuttavia, ancora non è stato ricostruito l’andamento del cantiere, complicato dal massiccio impiego di travertino nelle mezzelune, dopo secoli di prevalente ricorso alla tecnica muraria in laterizio o in pezzame per l’edificazione della Roma Medievale e Rinascimentale. Non è stata neppure precisata la cronologia dei lavori nella parte meridionale della piazza; soprattutto non è stata chiarita la realizzazione del sagrato e il rimodellamento altimetrico dell’area. Il saggio si propone di ricostruire gli ultimi mesi della costruzione di piazza San Pietro.
D'Amelio, M.g., Marder, T. (2015). Bernini, Alessandro VII e piazza san Pietro a Roma: come e quando è stato chiuso il cantiere?. In C. Lehmann, K. Lloyd (a cura di), A Transitory Star. The Late Bernini and his Reception (pp. 135-160). Berlin, Boston : Walter de Gruyter.
Bernini, Alessandro VII e piazza san Pietro a Roma: come e quando è stato chiuso il cantiere?
D'AMELIO, MARIA GRAZIA;
2015-01-01
Abstract
Nel 1657, anno di inizio della riformulazione di piazza San Pietro, il tempo stimato per il suo completamento è di cinque anni. Si tratta di una previsione assolutamente errata vista l’opera che per dimensione e per costruzione è fuori dall’ordinario. Infatti, essa è la più grande e la più importante tra le imprese edilizie promosse da Alessandro VII Chigi (1655–67), non a caso indicata nei documenti come Machina Heroica. Sulla scorta delle cronache del tempo, la storiografia fissa la data del completamento della piazza al 1667 (a eccezione della corona di statue terminata nel 1673): “19 marzo, si termina il braccio che unisce il teatro col portico di S. Pietro, col demolirsi il palazzo del Priorato et altri per fare la poca parte di esso che manca per terminarlo.” Tuttavia, ancora non è stato ricostruito l’andamento del cantiere, complicato dal massiccio impiego di travertino nelle mezzelune, dopo secoli di prevalente ricorso alla tecnica muraria in laterizio o in pezzame per l’edificazione della Roma Medievale e Rinascimentale. Non è stata neppure precisata la cronologia dei lavori nella parte meridionale della piazza; soprattutto non è stata chiarita la realizzazione del sagrato e il rimodellamento altimetrico dell’area. Il saggio si propone di ricostruire gli ultimi mesi della costruzione di piazza San Pietro.File | Dimensione | Formato | |
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