The experimental study conducted was born from the need to customize and adapt the exercise workout to the individual or small groups of people. Its scientific aim is to investigate the effects of a multisensory stimulus traumatic low amount of memory and the emotional motor system. The need to scientifically prove the effects of trauma on the movement and posture comes from clinical experience, watching actors really traumatized the wish the best for the future is to be able to create customized training protocols to enable the improvement of strategies postural and then the recovery of motor activity progressively influenced by negative experiences lived. This work was held at the Department of Physical Medicine and Rehabilitation Medicine of the Policlinico Tor Vergata, seen together several professionals such as physiotherapist, physiotherapist and a graduate in physical sciences. The specific objective is to assess whether the multisensory stimulation reproduced in the laboratory (unpleasant experience or trauma in multisensory simulation) causes a weakening of the lower limbs and right limb in particular, that the greater part of the incoming sensory stimulus. Another specific objective is to assess whether the multisensory stimulation reproduced in the laboratory, aimed at re-enactment of trauma, is able to trigger anticipatory warning mechanisms. Observed the sample for this study consists of 46 people aged between 20 and 40 years, but excluding those who have suffered head injuries in the past. The sample is divided into two groups: The experimental group is disturbed by a simulated trauma during multisensory exercise maximum force and is subject to re-test after 24 hours; the control group performs an exercise in full force and subject to re-test 24 hours later. The assessment of maximum force is given by a glove dynamometer against which subjects perform a pressure to both legs, the exercise is therefore isometric contraction against resistance. The results obtained from the data are significant because, in subjects belonging to the Experimental Group to the strength of the right hip flexors (iliopsoas in particular) was lower than the initial detection and remains the next day when the subject is tested again under the same conditions.

Lo studio sperimentale condotto è nato dall’esigenza di personalizzare e adattare l’esercizio allenante al singolo o a ristretti gruppi di persone. La sua finalità scientifica è quella di indagare gli effetti prodotti da uno stimolo multisensoriale traumatizzante di bassa entità sulla memoria emozionale e sul sistema motorio. L’esigenza di dimostrare scientificamente le conseguenze di un trauma sul movimento e sulla postura nasce dall’esperienza clinica, osservando soggetti realmente traumatizzati e l’augurio migliore per il futuro è quello di riuscire a creare dei protocolli di allenamento adattato per consentire il miglioramento delle strategie posturali e quindi il recupero delle attività motorie progressivamente condizionate da esperienze negative vissute. Questo lavoro, svoltosi presso il reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa del Policlinico Tor Vergata, vede unite diverse figure professionali come il fisiatra, il fisioterapista e il laureato in scienze motorie. L’obiettivo specifico è quello di valutare se la stimolazione multisensoriale riprodotta in laboratorio (esperienza spiacevole o simulazione di trauma in multisensorialità) causi un indebolimento degli arti inferiori ed in particolare dell’arto destro, ossia la parte di maggiore entrata dello stimolo sensoriale. Un altro obiettivo specifico è quello di valutare se la stimolazione multisensoriale riprodotta in laboratorio, finalizzata alla rievocazione del trauma vissuto, sia in grado di scatenare meccanismi anticipatori di allerta. Il campione osservato ai fini di tale studio è composto da 46 persone di età compresa tra i 20 e i 40 anni; sono esclusi coloro che in passato hanno subito traumi cranici. Il campione è suddiviso in due gruppi: il Gruppo Sperimentale è disturbato da una simulazione di trauma in multisensorialità durante un’esercitazione di forza massima ed è sottoposto a Re-Test 24 ore dopo; il Gruppo di Controllo esegue un esercizio di forza massima ed è sottoposto a Re-Test 24 ore dopo. La valutazione della forza massima è data da un guanto dinamometrico contro il quale i soggetti effettuano una pressione per entrambi gli arti, l’esercizio è quindi in contrazione isometrica contro resistenza. I risultati ottenuti dall’analisi dei dati sono significativi infatti, nei soggetti appartenenti al Gruppo Sperimentale la resistenza dei muscoli flessori dell’anca destra (in particolare l’ileopsoas) è risultata inferiore rispetto al rilevamento iniziale e rimane tale il giorno dopo quando il soggetto è testato nuovamente nelle stesse condizioni.

Mollo, M. (2010). Studio sperimentale sull'apprendimento motorio in relazione al disturbo di alcune variabili esterne.

Studio sperimentale sull'apprendimento motorio in relazione al disturbo di alcune variabili esterne

MOLLO, MARIALETIZIA
2010-05-06

Abstract

The experimental study conducted was born from the need to customize and adapt the exercise workout to the individual or small groups of people. Its scientific aim is to investigate the effects of a multisensory stimulus traumatic low amount of memory and the emotional motor system. The need to scientifically prove the effects of trauma on the movement and posture comes from clinical experience, watching actors really traumatized the wish the best for the future is to be able to create customized training protocols to enable the improvement of strategies postural and then the recovery of motor activity progressively influenced by negative experiences lived. This work was held at the Department of Physical Medicine and Rehabilitation Medicine of the Policlinico Tor Vergata, seen together several professionals such as physiotherapist, physiotherapist and a graduate in physical sciences. The specific objective is to assess whether the multisensory stimulation reproduced in the laboratory (unpleasant experience or trauma in multisensory simulation) causes a weakening of the lower limbs and right limb in particular, that the greater part of the incoming sensory stimulus. Another specific objective is to assess whether the multisensory stimulation reproduced in the laboratory, aimed at re-enactment of trauma, is able to trigger anticipatory warning mechanisms. Observed the sample for this study consists of 46 people aged between 20 and 40 years, but excluding those who have suffered head injuries in the past. The sample is divided into two groups: The experimental group is disturbed by a simulated trauma during multisensory exercise maximum force and is subject to re-test after 24 hours; the control group performs an exercise in full force and subject to re-test 24 hours later. The assessment of maximum force is given by a glove dynamometer against which subjects perform a pressure to both legs, the exercise is therefore isometric contraction against resistance. The results obtained from the data are significant because, in subjects belonging to the Experimental Group to the strength of the right hip flexors (iliopsoas in particular) was lower than the initial detection and remains the next day when the subject is tested again under the same conditions.
6-mag-2010
A.A. 2009/2010
Scienze dello sport
22.
Lo studio sperimentale condotto è nato dall’esigenza di personalizzare e adattare l’esercizio allenante al singolo o a ristretti gruppi di persone. La sua finalità scientifica è quella di indagare gli effetti prodotti da uno stimolo multisensoriale traumatizzante di bassa entità sulla memoria emozionale e sul sistema motorio. L’esigenza di dimostrare scientificamente le conseguenze di un trauma sul movimento e sulla postura nasce dall’esperienza clinica, osservando soggetti realmente traumatizzati e l’augurio migliore per il futuro è quello di riuscire a creare dei protocolli di allenamento adattato per consentire il miglioramento delle strategie posturali e quindi il recupero delle attività motorie progressivamente condizionate da esperienze negative vissute. Questo lavoro, svoltosi presso il reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa del Policlinico Tor Vergata, vede unite diverse figure professionali come il fisiatra, il fisioterapista e il laureato in scienze motorie. L’obiettivo specifico è quello di valutare se la stimolazione multisensoriale riprodotta in laboratorio (esperienza spiacevole o simulazione di trauma in multisensorialità) causi un indebolimento degli arti inferiori ed in particolare dell’arto destro, ossia la parte di maggiore entrata dello stimolo sensoriale. Un altro obiettivo specifico è quello di valutare se la stimolazione multisensoriale riprodotta in laboratorio, finalizzata alla rievocazione del trauma vissuto, sia in grado di scatenare meccanismi anticipatori di allerta. Il campione osservato ai fini di tale studio è composto da 46 persone di età compresa tra i 20 e i 40 anni; sono esclusi coloro che in passato hanno subito traumi cranici. Il campione è suddiviso in due gruppi: il Gruppo Sperimentale è disturbato da una simulazione di trauma in multisensorialità durante un’esercitazione di forza massima ed è sottoposto a Re-Test 24 ore dopo; il Gruppo di Controllo esegue un esercizio di forza massima ed è sottoposto a Re-Test 24 ore dopo. La valutazione della forza massima è data da un guanto dinamometrico contro il quale i soggetti effettuano una pressione per entrambi gli arti, l’esercizio è quindi in contrazione isometrica contro resistenza. I risultati ottenuti dall’analisi dei dati sono significativi infatti, nei soggetti appartenenti al Gruppo Sperimentale la resistenza dei muscoli flessori dell’anca destra (in particolare l’ileopsoas) è risultata inferiore rispetto al rilevamento iniziale e rimane tale il giorno dopo quando il soggetto è testato nuovamente nelle stesse condizioni.
apprendimento; motorio; disturbo; trauma; multisensorialità; memoria; emozionale; variabili
Settore M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Italian
Tesi di dottorato
Mollo, M. (2010). Studio sperimentale sull'apprendimento motorio in relazione al disturbo di alcune variabili esterne.
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