Nel suo volume Roma Ornata (1660-63), Fioravante Martinelli scrive: «Innocenzo X diede la Fontana di Mezzo al Cav. Borromino, quale condusse l’acqua e scoprì il pensiero di condurvi la Guglia». Eppure, il 12 giugno 1651, giorno dell’inaugurazione della fontana dei Quattro Fiumi, è Giovan Lorenzo Bernini a ricevere onore e gloria per l’opera che corona le ambizioni anche degli altri due protagonisti dell’impresa, il pontefice Innocenzo X e il gesuita Athanasius Kircher (1602-80). Con la fontana, infatti, papa Pamphili aveva creato un manifesto tridi- mensionale con cui rivendicare per Santa Romana Chiesa la sovranità sul mondo ; Kircher aveva condensato in un’opera di architettura gli studi di una vita; Bernini aveva rilanciato la sua carriera, dopo i clamorosi falli- menti dei campanili di San Pietro e della cappella dei Re Magi. Per Borromini, invece, la vicenda dette inizio a una spirale negativa proprio nei rapporti con quei committenti (Innocenzo X e Virgilio Spada) che con più entu- siasmo lo avevano sostenuto. Ma cosa ha determinato il passaggio dell’incarico di progettazione da Borromini a Bernini? Quale idioma Bernini può avere utilizzato per essere più persuasivo con papa Pamphili ? La sua opzione per un linguaggio scultoreo anche prevaricante rispetto l’architettura (un terreno sul quale Borromini non poteva competere) può essere stata la mossa vincente? Tuttavia, Borromini può vantare importanti crediti sulla conce- zione della fontana dei Quattro fiumi. Come si dimo- strerà in questo saggio, in effetti, nel suo progetto erano già presenti – in forma larvale – tutti quegli ingredienti (l’obelisco, la colomba apicale, le figurazioni dei quattro fiumi rappresentativi del mondo), successivamente congegnati in un linguaggio magniloquente, scenografico e grandioso dal suo rivale Giovan Lorenzo Bernini.
D'Amelio, M.g., Marder, T. (2014). La Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona: iconologia e costruzione. In J.F. Bernard (a cura di), Piazza Navona, ou Place Navone, la plus belle & la plus grande du Stade de Domitien à la place moderne, histoire d’une évolution urbaine (pp. 393-413). Roma : École française de Rome.
La Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona: iconologia e costruzione
D'AMELIO, MARIA GRAZIA;
2014-01-01
Abstract
Nel suo volume Roma Ornata (1660-63), Fioravante Martinelli scrive: «Innocenzo X diede la Fontana di Mezzo al Cav. Borromino, quale condusse l’acqua e scoprì il pensiero di condurvi la Guglia». Eppure, il 12 giugno 1651, giorno dell’inaugurazione della fontana dei Quattro Fiumi, è Giovan Lorenzo Bernini a ricevere onore e gloria per l’opera che corona le ambizioni anche degli altri due protagonisti dell’impresa, il pontefice Innocenzo X e il gesuita Athanasius Kircher (1602-80). Con la fontana, infatti, papa Pamphili aveva creato un manifesto tridi- mensionale con cui rivendicare per Santa Romana Chiesa la sovranità sul mondo ; Kircher aveva condensato in un’opera di architettura gli studi di una vita; Bernini aveva rilanciato la sua carriera, dopo i clamorosi falli- menti dei campanili di San Pietro e della cappella dei Re Magi. Per Borromini, invece, la vicenda dette inizio a una spirale negativa proprio nei rapporti con quei committenti (Innocenzo X e Virgilio Spada) che con più entu- siasmo lo avevano sostenuto. Ma cosa ha determinato il passaggio dell’incarico di progettazione da Borromini a Bernini? Quale idioma Bernini può avere utilizzato per essere più persuasivo con papa Pamphili ? La sua opzione per un linguaggio scultoreo anche prevaricante rispetto l’architettura (un terreno sul quale Borromini non poteva competere) può essere stata la mossa vincente? Tuttavia, Borromini può vantare importanti crediti sulla conce- zione della fontana dei Quattro fiumi. Come si dimo- strerà in questo saggio, in effetti, nel suo progetto erano già presenti – in forma larvale – tutti quegli ingredienti (l’obelisco, la colomba apicale, le figurazioni dei quattro fiumi rappresentativi del mondo), successivamente congegnati in un linguaggio magniloquente, scenografico e grandioso dal suo rivale Giovan Lorenzo Bernini.File | Dimensione | Formato | |
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