Accreditation is an assessment of the quality of a service, of goods or of an activity, and consists of a process that checks compliance with predetermined standards. Specifically, accreditation in the healthcare sector rests upon a threefold set of purposes. First, accreditation embodies the interests of patients, who wish to be correctly informed mainly about the safety of the service provided by healthcare givers but also about its quality. Secondly, accreditation advances the interests of providers, who wish to provide quality assurance in order to attract more patients. A third objective is related to the public need to ensure compliance with predetermined minimum levels of healthcare. The idea behind this essay is the following: accreditation was transplanted into the Italian healthcare system in 1992, directly form the international legal environment, where it serves for ensuring healthcare quality and safety, but in the national context it rapidly turned into a regulatory device after being re-shaped to serve the planning of healthcare and the control of public expenditure. The transition described above took place through a series of reforms which made the legal definition of accreditation controversial. This essay aims to discuss the multiple facets of accreditation in the Italian healthcare system. By virtue of the concurrent legislative competence of the state and the regions, this investigation not only addresses the national system for accreditation, but also examines the implementation of accreditation within the regional healthcare regimes. The analysis of the normative evolution, which is aimed at assessing the implementation of the accreditation system by the regions, has a specific relevance. Parallels and differences may help in interpreting regional systems, by putting the accent on regional choices about factors of enormous significance in order to assess the state of our healthcare system. We refer here to the resultant mix between public and private providers, to the effects of budgetary control, and to the strategies in place to guarantee free choice to patients, safety in healthcare and services of good quality.

L’accreditamento è un processo di valutazione della qualità di un servizio, di un prodotto o di un’attività determinata, che muove dalla verifica in ordine alla sussistenza di presupposti, requisiti o criteri prestabiliti. Il rilievo dell’accreditamento in sanità di caratterizza per la motivazione: ad istanze più tipicamente private, riconducibili agli utenti, per i quali ultimi l’accertamento di determinati criteri di qualità e la predisposizione di informazioni corrette ed uniformi sui servizi risultano essenziali ai fini dell’esercizio della propria libertà di scelta, ovvero a sollecitazioni facenti capo ai fornitori di servizi, i quali aspirano a vedere certificata la qualità della propria attività, si accosta, in riferimento a questo settore, l’esigenza - pubblica - di garantire adeguati livelli di servizio in relazione alle strutture che operano nell’ambito del sistema pubblico. Rispetto al contesto internazionale, dove l’istituto è nato in funzione di garanzia della qualità, infatti, l’accreditamento istituzionale in Italia è stato utilizzato prevalentemente a fini di controllo e di regolazione sulla struttura dell’offerta in materia sanitaria, nonché di programmazione ai fini del contenimento della spesa. La duplice natura degli interessi che qualificano l’istituto gli conferiscono un carattere sfuggente e certamente ne rendono complessa la definizione giuridica. Il presente contributo mira a tracciare un quadro aggiornato sulla disciplina dell’accreditamento, mediante l’esame dell’attuazione in sede regionale. Com’è noto, la competenza regionale in materia di accreditamento si inquadra nella potestà legislativa concorrente in materia di tutela della salute. Se per un verso, dunque, le Regioni sono tenute al rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato, per l’altro, entro questi limiti, esse possono determinare requisiti ulteriori nell’ambito della condivisione di requisiti di cui all’Intesa siglata in sede di Conferenza Stato, regioni e province autonome. L’esame dell’evoluzione normativa e il monitoraggio dell’attuazione del sistema di accreditamento acquisiscono oggi una rilevanza fondamentale. I dati che ne derivano risultano, infatti, essenziali per valutare l’andamento del servizio sanitario: ci si riferisce, in particolare, al rapporto tra le strutture pubbliche e quelle private, alla considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e alla garanzia di libera scelta dell’utente, oltre che alla qualità del servizio.

Conticelli, M. (2014). La disciplina dell’accreditamento nel settore sanitario e la sua attuazione = Accreditation in healthcare: national standards and regional implementation. IUS PUBLICUM(2).

La disciplina dell’accreditamento nel settore sanitario e la sua attuazione = Accreditation in healthcare: national standards and regional implementation

CONTICELLI, MARTINA
2014-12-01

Abstract

Accreditation is an assessment of the quality of a service, of goods or of an activity, and consists of a process that checks compliance with predetermined standards. Specifically, accreditation in the healthcare sector rests upon a threefold set of purposes. First, accreditation embodies the interests of patients, who wish to be correctly informed mainly about the safety of the service provided by healthcare givers but also about its quality. Secondly, accreditation advances the interests of providers, who wish to provide quality assurance in order to attract more patients. A third objective is related to the public need to ensure compliance with predetermined minimum levels of healthcare. The idea behind this essay is the following: accreditation was transplanted into the Italian healthcare system in 1992, directly form the international legal environment, where it serves for ensuring healthcare quality and safety, but in the national context it rapidly turned into a regulatory device after being re-shaped to serve the planning of healthcare and the control of public expenditure. The transition described above took place through a series of reforms which made the legal definition of accreditation controversial. This essay aims to discuss the multiple facets of accreditation in the Italian healthcare system. By virtue of the concurrent legislative competence of the state and the regions, this investigation not only addresses the national system for accreditation, but also examines the implementation of accreditation within the regional healthcare regimes. The analysis of the normative evolution, which is aimed at assessing the implementation of the accreditation system by the regions, has a specific relevance. Parallels and differences may help in interpreting regional systems, by putting the accent on regional choices about factors of enormous significance in order to assess the state of our healthcare system. We refer here to the resultant mix between public and private providers, to the effects of budgetary control, and to the strategies in place to guarantee free choice to patients, safety in healthcare and services of good quality.
dic-2014
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
English
Italian
L’accreditamento è un processo di valutazione della qualità di un servizio, di un prodotto o di un’attività determinata, che muove dalla verifica in ordine alla sussistenza di presupposti, requisiti o criteri prestabiliti. Il rilievo dell’accreditamento in sanità di caratterizza per la motivazione: ad istanze più tipicamente private, riconducibili agli utenti, per i quali ultimi l’accertamento di determinati criteri di qualità e la predisposizione di informazioni corrette ed uniformi sui servizi risultano essenziali ai fini dell’esercizio della propria libertà di scelta, ovvero a sollecitazioni facenti capo ai fornitori di servizi, i quali aspirano a vedere certificata la qualità della propria attività, si accosta, in riferimento a questo settore, l’esigenza - pubblica - di garantire adeguati livelli di servizio in relazione alle strutture che operano nell’ambito del sistema pubblico. Rispetto al contesto internazionale, dove l’istituto è nato in funzione di garanzia della qualità, infatti, l’accreditamento istituzionale in Italia è stato utilizzato prevalentemente a fini di controllo e di regolazione sulla struttura dell’offerta in materia sanitaria, nonché di programmazione ai fini del contenimento della spesa. La duplice natura degli interessi che qualificano l’istituto gli conferiscono un carattere sfuggente e certamente ne rendono complessa la definizione giuridica. Il presente contributo mira a tracciare un quadro aggiornato sulla disciplina dell’accreditamento, mediante l’esame dell’attuazione in sede regionale. Com’è noto, la competenza regionale in materia di accreditamento si inquadra nella potestà legislativa concorrente in materia di tutela della salute. Se per un verso, dunque, le Regioni sono tenute al rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato, per l’altro, entro questi limiti, esse possono determinare requisiti ulteriori nell’ambito della condivisione di requisiti di cui all’Intesa siglata in sede di Conferenza Stato, regioni e province autonome. L’esame dell’evoluzione normativa e il monitoraggio dell’attuazione del sistema di accreditamento acquisiscono oggi una rilevanza fondamentale. I dati che ne derivano risultano, infatti, essenziali per valutare l’andamento del servizio sanitario: ci si riferisce, in particolare, al rapporto tra le strutture pubbliche e quelle private, alla considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e alla garanzia di libera scelta dell’utente, oltre che alla qualità del servizio.
Conticelli, M. (2014). La disciplina dell’accreditamento nel settore sanitario e la sua attuazione = Accreditation in healthcare: national standards and regional implementation. IUS PUBLICUM(2).
Conticelli, M
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