L’indagine ha a sua premessa il dettato dell’art. 36, comma 1, Cost., che alla retribuzione ha finora dato l’impronta, segnando, per determinarla, due criteri, la proporzionalità e la sufficienza, che pongono, per la loro diversa natura, problemi di armonizzazione e di, eventuale, prevalenza e la cui compresenza di collocarli secondo graduazioni variabili, col variare dei riferimenti ai quali hanno riguardo. A fronte di trasformazioni radicali del mercato, questo principio è, o può apparire, un argine allo straripare delle ondate di piena, che da quel mercato provengono, sul c.d. mercato del lavoro. Si impone, in toni anche drammatici dato il prolungato periodo di crisi che l’Italia attraversa, l’interrogativo sull’idoneità di questo argine. L’indagine pone a base, riconfermandola, la considerazione della retribuzione come corrispettivo della prestazione di lavoro subordinato e il conseguente inquadramento del contratto di lavoro subordinato tra i contratti con prestazioni corrispettive (Cap. I). Considera, poi, gli effetti che le trasformazioni del mercato hanno, o tendono ad avere, sull’occupazione e sui livelli di retribuzione e gli interventi finora posti in essere per incrementare la produttività e favorire l’occupazione (Cap. II). Si volge, infine, a saggiare la solidità e l’elasticità del principio costituzionale sulla commisurazione della retribuzione, cercando di meglio puntualizzare la nozione di “retribuzione” per individuare l’ambito delle prestazioni del datore di lavoro riconducibili alla stessa e quelle alle quali occorre fare riferimento nell’attuare il principio costituzionale (Cap. III).
Cataudella, M.c. (2013). La retribuzione nel tempo della crisi tra principi costituzionali ed esigenze del mercato. G. Giappichelli Editore srl.
La retribuzione nel tempo della crisi tra principi costituzionali ed esigenze del mercato
CATAUDELLA, MARIA CRISTINA
2013-01-01
Abstract
L’indagine ha a sua premessa il dettato dell’art. 36, comma 1, Cost., che alla retribuzione ha finora dato l’impronta, segnando, per determinarla, due criteri, la proporzionalità e la sufficienza, che pongono, per la loro diversa natura, problemi di armonizzazione e di, eventuale, prevalenza e la cui compresenza di collocarli secondo graduazioni variabili, col variare dei riferimenti ai quali hanno riguardo. A fronte di trasformazioni radicali del mercato, questo principio è, o può apparire, un argine allo straripare delle ondate di piena, che da quel mercato provengono, sul c.d. mercato del lavoro. Si impone, in toni anche drammatici dato il prolungato periodo di crisi che l’Italia attraversa, l’interrogativo sull’idoneità di questo argine. L’indagine pone a base, riconfermandola, la considerazione della retribuzione come corrispettivo della prestazione di lavoro subordinato e il conseguente inquadramento del contratto di lavoro subordinato tra i contratti con prestazioni corrispettive (Cap. I). Considera, poi, gli effetti che le trasformazioni del mercato hanno, o tendono ad avere, sull’occupazione e sui livelli di retribuzione e gli interventi finora posti in essere per incrementare la produttività e favorire l’occupazione (Cap. II). Si volge, infine, a saggiare la solidità e l’elasticità del principio costituzionale sulla commisurazione della retribuzione, cercando di meglio puntualizzare la nozione di “retribuzione” per individuare l’ambito delle prestazioni del datore di lavoro riconducibili alla stessa e quelle alle quali occorre fare riferimento nell’attuare il principio costituzionale (Cap. III).File | Dimensione | Formato | |
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