Partendo dallo studio delle note aggiunte sul verso di un gruppo di documenti del XII secolo appartenenti all’archivio della chiesa romana di S. Maria Nova (oggi S. Francesca Romana al Foro), il saggio mette in luce come i dorsi dei documenti hanno offerto spazio ad esigenze di scritture molteplici: a volte spontanee, molto spesso invece dettate dall’urgenza di fissare per iscritto una qualche memoria che, per l’impossibilità di reperire altro supporto scrittorio, non poteva trovare altra collocazione. Il campione analizzato ha permesso di distinguere tra aggiunte casuali, aggiunte connesse al testo principale e aggiunte a scopo conservativo, ma soprattutto ha consentito di mettere a fuoco la pratica invalsa presso alcuni cenobi romani di registrare quietanze e ricevute di pagamento relative a beni fondiari sul verso dei documenti direttamente collegati a quei beni, contribuendo alla conoscenza dei sistemi più arcaici di scritturazione funzionali alla gestione corrente della proprietà, precedenti il periodo più maturo del XIII e XIV secolo, quando si misero a punto e si cominciarono a praticare sistemi, contenitori e forme appositi.

Carbonetti, C. (2009). Scrivere e riscrivere: usi propri e impropri degli spazi tergali in alcuni documenti romani del 12. secolo. In L. Pani (a cura di), In uno volumine: studi in onore di Cesare Scalon (pp. 35-52). Forum.

Scrivere e riscrivere: usi propri e impropri degli spazi tergali in alcuni documenti romani del 12. secolo

CARBONETTI, CRISTINA
2009-11-01

Abstract

Partendo dallo studio delle note aggiunte sul verso di un gruppo di documenti del XII secolo appartenenti all’archivio della chiesa romana di S. Maria Nova (oggi S. Francesca Romana al Foro), il saggio mette in luce come i dorsi dei documenti hanno offerto spazio ad esigenze di scritture molteplici: a volte spontanee, molto spesso invece dettate dall’urgenza di fissare per iscritto una qualche memoria che, per l’impossibilità di reperire altro supporto scrittorio, non poteva trovare altra collocazione. Il campione analizzato ha permesso di distinguere tra aggiunte casuali, aggiunte connesse al testo principale e aggiunte a scopo conservativo, ma soprattutto ha consentito di mettere a fuoco la pratica invalsa presso alcuni cenobi romani di registrare quietanze e ricevute di pagamento relative a beni fondiari sul verso dei documenti direttamente collegati a quei beni, contribuendo alla conoscenza dei sistemi più arcaici di scritturazione funzionali alla gestione corrente della proprietà, precedenti il periodo più maturo del XIII e XIV secolo, quando si misero a punto e si cominciarono a praticare sistemi, contenitori e forme appositi.
nov-2009
Settore M-STO/09 - PALEOGRAFIA
Settore M-STO/01 - STORIA MEDIEVALE
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Roma medievale; documenti medievali; scritture della pratica; additiones; testamento olografo; scritture contabili
Carbonetti, C. (2009). Scrivere e riscrivere: usi propri e impropri degli spazi tergali in alcuni documenti romani del 12. secolo. In L. Pani (a cura di), In uno volumine: studi in onore di Cesare Scalon (pp. 35-52). Forum.
Carbonetti, C
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