In questi ultimi anni sia i servizi di pubblica utilità di maggiore rilevanza industriale (telecomunicazioni, energia elettrica, gas naturale, servizi idrici) sia i servizi pubblici locali hanno sperimentato, anche se con tempi e modi diversi a seconda del comparto e del paese considerato, una fase di profonda ristrutturazione, avviata con il ridimensionamento del ruolo dello Stato nell’economia. Questi processi di liberalizzazione e privatizzazione hanno reso i mercati nazionali sempre più competitivi, favorendo la nascita di nuovi operatori (new comer) e costringendo al tempo stesso le aziende presenti (incumbent e local utility), quasi sempre monopolisti per legge o di fatto, a riconsiderare il proprio ruolo nel mercato. Inoltre, il fatto che questi fenomeni abbiano assunto una dimensione sempre più globale, o comunque internazionale, ha amplificato ulteriormente gli effetti della concorrenza e del libero mercato al di là dei confini geografici dei singoli stati nazionali, moltiplicando sia le opportunità di business sia le minacce per i competitor. In questo contesto, il progredire dei processi di deregulation è accompagnato da una tendenza crescente da parte delle imprese di pubblici servizi a convergere su più settori dando origine al modello della multiutility, vale a dire società in grado di offrire, tendenzialmente alla stessa base di clienti, una molteplicità di servizi di pubblica utilità. Il presente lavoro, dopo una breve ricognizione del settore dei servizi pubblici in generale, si concentra sulle filiere energetiche, che sono quelle investite per prime da cambiamenti rilevanti nella struttura del mercato. Nella prima parte della ricerca, dopo aver definito il concetto di servizio di pubblica utilità, si ripercorre la storia dello sviluppo dei servizi pubblici in Europa dalle origini fino ai nostri giorni, nell’alternarsi delle forme di mercato e dei modelli di gestione. Successivamente, l’attenzione si concentra sui settori dell’energia elettrica e del gas naturale, che vengono analizzati nelle loro caratteristiche tecniche ed economiche. In particolare, verrà anche studiata la struttura attuale dell’industria energetica europea e la regolazione del settore dell’energia alla luce del processo di liberalizzazione del mercato. Nella seconda parte del lavoro, dopo una puntuale descrizione del nuovo scenario competitivo europeo dei servizi di pubblica utilità, determinato da cambiamenti del contesto normativo, tecnologico e concorrenziale, si procede analizzando le risposte strategiche adottate dalle local utility e le traiettorie di sviluppo emergenti. In questo quadro merita una particolare attenzione l’emergere del modello multiutility, che si pone come risposta strategica predominante all’evoluzione del contesto competitivo dei servizi di pubblica utilità. Anche se, storicamente, le imprese multiservizio possono essere considerate figlie dell’opportunità di effettuare una gestione congiunta dei servizi pubblici offerti in regime di monopolio in una data area geografica, la recente evoluzione del fenomeno delle multiutility sembra stimolata soprattutto dall’apertura dei mercati dei servizi di pubblica utilità. L’adozione del modello multiutility ci sembra, quindi, un’opzione strategica sia per gli incumbent, per far fronte alla maggiore concorrenza che in questi settori si sta progressivamente affermando, sia per le local utility, per estendere il proprio business, sia per i new comer, per entrare in comparti in precedenza protetti da barriere regolamentari. Come vedremo, la logica di questo processo, dal punto di vista imprenditoriale, pare essere soprattutto legata alla presenza di opportunità di diversificazione, alla conoscenza del territorio e dei legami (anche contrattuali) con la clientela potenziale e allo sfruttamento di vere sinergie sul lato dei costi (anche se queste ultime, a volte, possono risultare relativamente marginali). L’analisi prosegue prendendo in considerazione alcuni casi aziendali particolarmente significativi, che dimostrano le tendenze delineate nella prima parte del lavoro. Oggetto dell’analisi sono sette gruppi societari europei di grande rilievo internazionale, operanti, in via principale, nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale. I gruppi aziendali analizzati sono: A2A, Hera, Iride ed Acea (di origine italiana), Union Fenosa e Iberdrola (di origine spagnola) ed Energie Baden-Württemberg, o EnBW, (di origine tedesca). Lo studio di ogni caso aziendale si sviluppa su due piani distinti ma paralleli. Il primo è quello dell’analisi strategica del gruppo d’impresa, con particolare riferimento all’azionariato, alla struttura organizzativa prescelta e al posizionamento strategico sul mercato; il secondo livello di analisi concerne, invece, la valutazione delle performance economico-finanziarie del gruppo, che, in questa sede, viene svolta principalmente tramite i tradizionali strumenti dell’analisi di bilancio. Infine, si tenterà di valutare il grado di efficacia della liberalizzazione del mercato energetico, ovvero l’impatto prodotto sui cittadini, destinatari del servizio, in termini di prezzi praticati e qualità del servizio offerto, mediante un’analisi comparativa dell’andamento dei prezzi nei principali paesi europei e della qualità percepita dai cittadini. La ricerca si chiude con alcune osservazioni critiche che, sottolineando i principali risultati ottenuti, permettono di comprendere l’importanza del modello multiutility nel settore dei servizi di pubblica utilità e le sue ulteriori possibilità di futuro sviluppo.

Testarmata, S. (2009). Il settore dell’energia elettrica e del gas naturale nell’Unione Europea: strategie e performance delle local utility.

Il settore dell’energia elettrica e del gas naturale nell’Unione Europea: strategie e performance delle local utility

2009-12-10

Abstract

In questi ultimi anni sia i servizi di pubblica utilità di maggiore rilevanza industriale (telecomunicazioni, energia elettrica, gas naturale, servizi idrici) sia i servizi pubblici locali hanno sperimentato, anche se con tempi e modi diversi a seconda del comparto e del paese considerato, una fase di profonda ristrutturazione, avviata con il ridimensionamento del ruolo dello Stato nell’economia. Questi processi di liberalizzazione e privatizzazione hanno reso i mercati nazionali sempre più competitivi, favorendo la nascita di nuovi operatori (new comer) e costringendo al tempo stesso le aziende presenti (incumbent e local utility), quasi sempre monopolisti per legge o di fatto, a riconsiderare il proprio ruolo nel mercato. Inoltre, il fatto che questi fenomeni abbiano assunto una dimensione sempre più globale, o comunque internazionale, ha amplificato ulteriormente gli effetti della concorrenza e del libero mercato al di là dei confini geografici dei singoli stati nazionali, moltiplicando sia le opportunità di business sia le minacce per i competitor. In questo contesto, il progredire dei processi di deregulation è accompagnato da una tendenza crescente da parte delle imprese di pubblici servizi a convergere su più settori dando origine al modello della multiutility, vale a dire società in grado di offrire, tendenzialmente alla stessa base di clienti, una molteplicità di servizi di pubblica utilità. Il presente lavoro, dopo una breve ricognizione del settore dei servizi pubblici in generale, si concentra sulle filiere energetiche, che sono quelle investite per prime da cambiamenti rilevanti nella struttura del mercato. Nella prima parte della ricerca, dopo aver definito il concetto di servizio di pubblica utilità, si ripercorre la storia dello sviluppo dei servizi pubblici in Europa dalle origini fino ai nostri giorni, nell’alternarsi delle forme di mercato e dei modelli di gestione. Successivamente, l’attenzione si concentra sui settori dell’energia elettrica e del gas naturale, che vengono analizzati nelle loro caratteristiche tecniche ed economiche. In particolare, verrà anche studiata la struttura attuale dell’industria energetica europea e la regolazione del settore dell’energia alla luce del processo di liberalizzazione del mercato. Nella seconda parte del lavoro, dopo una puntuale descrizione del nuovo scenario competitivo europeo dei servizi di pubblica utilità, determinato da cambiamenti del contesto normativo, tecnologico e concorrenziale, si procede analizzando le risposte strategiche adottate dalle local utility e le traiettorie di sviluppo emergenti. In questo quadro merita una particolare attenzione l’emergere del modello multiutility, che si pone come risposta strategica predominante all’evoluzione del contesto competitivo dei servizi di pubblica utilità. Anche se, storicamente, le imprese multiservizio possono essere considerate figlie dell’opportunità di effettuare una gestione congiunta dei servizi pubblici offerti in regime di monopolio in una data area geografica, la recente evoluzione del fenomeno delle multiutility sembra stimolata soprattutto dall’apertura dei mercati dei servizi di pubblica utilità. L’adozione del modello multiutility ci sembra, quindi, un’opzione strategica sia per gli incumbent, per far fronte alla maggiore concorrenza che in questi settori si sta progressivamente affermando, sia per le local utility, per estendere il proprio business, sia per i new comer, per entrare in comparti in precedenza protetti da barriere regolamentari. Come vedremo, la logica di questo processo, dal punto di vista imprenditoriale, pare essere soprattutto legata alla presenza di opportunità di diversificazione, alla conoscenza del territorio e dei legami (anche contrattuali) con la clientela potenziale e allo sfruttamento di vere sinergie sul lato dei costi (anche se queste ultime, a volte, possono risultare relativamente marginali). L’analisi prosegue prendendo in considerazione alcuni casi aziendali particolarmente significativi, che dimostrano le tendenze delineate nella prima parte del lavoro. Oggetto dell’analisi sono sette gruppi societari europei di grande rilievo internazionale, operanti, in via principale, nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale. I gruppi aziendali analizzati sono: A2A, Hera, Iride ed Acea (di origine italiana), Union Fenosa e Iberdrola (di origine spagnola) ed Energie Baden-Württemberg, o EnBW, (di origine tedesca). Lo studio di ogni caso aziendale si sviluppa su due piani distinti ma paralleli. Il primo è quello dell’analisi strategica del gruppo d’impresa, con particolare riferimento all’azionariato, alla struttura organizzativa prescelta e al posizionamento strategico sul mercato; il secondo livello di analisi concerne, invece, la valutazione delle performance economico-finanziarie del gruppo, che, in questa sede, viene svolta principalmente tramite i tradizionali strumenti dell’analisi di bilancio. Infine, si tenterà di valutare il grado di efficacia della liberalizzazione del mercato energetico, ovvero l’impatto prodotto sui cittadini, destinatari del servizio, in termini di prezzi praticati e qualità del servizio offerto, mediante un’analisi comparativa dell’andamento dei prezzi nei principali paesi europei e della qualità percepita dai cittadini. La ricerca si chiude con alcune osservazioni critiche che, sottolineando i principali risultati ottenuti, permettono di comprendere l’importanza del modello multiutility nel settore dei servizi di pubblica utilità e le sue ulteriori possibilità di futuro sviluppo.
10-dic-2009
A.A. 2008/2009
local utility europee
strategia aziedale
business model
performance measurement
energia elettrica
gas naturale
European Energy Market
financial analysis
Settore SECS-P/08 - ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
it
Tesi di dottorato
Testarmata, S. (2009). Il settore dell’energia elettrica e del gas naturale nell’Unione Europea: strategie e performance delle local utility.
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