Design as a transmissible procedure Judging design This article attempts to explain some of the steps that are part of a design procedure by describing its experimental aspects; it also endeavours to adopt a discursive approach capable of comparing the design efforts vis-à-vis the tools used to control the territory and its economic and production activities. From a disciplinary point of view composition requires experimentation, a place where it can be applied in order to perhaps confute the initial hypothesis. Only at the end of the process, when form is established, will it be possible to say whether or not the initial hypothesis was incorrect or ineffective. The outcome of this critical review, performed in both directions, i.e., from the premises to the solution and vice versa, is a little like judging design. It has two goals: to verify the effectiveness of the process, and establish how reliable it is when confronted with tangible external factors. These radically heterogeneous requirements and reasons depend on external regulatory norms dictated by economics, rules and town plans as well as by tools inherent in the methods used to arrive at applicable solutions which, in the essays and contributions in this book, have been indicated with some degree of linguistic nuances. As a result this paper focuses on a specific form of urban design, one which consciously stops short of the solutionm, as the immediate effect of a final classification of form and language. If urban design – considered as a tool to establish an open rule still negotiable according to the era and sensitivity of the designers who use it – has to dictate compliant conditions and behaviours, then it’s important that authorities and interested parties be involved while it is being developed. The implemented design experiment focuses on two hypothetical and comparable works. One attempts to verify the validity of contemporary town-planning rules, confirming the indications of the Master Town Plan, while on the contrary the other is independent and investigates solutions based on a rationale foreign to the rules in force. The experiment focused on an area between Passo Corese and Borgo Santa Maria.

Il progetto come procedimento trasmissibile. Processo al progetto Questo scritto cerca di dare ragione di alcuni movimenti interni del procedimento progettuale descrivendone gli aspetti sperimentali e cerca di cogliere un’articolazione discorsiva che sia in grado di mettere sotto osservazione i tentativi del progetto rispetto agli strumenti di controllo del territorio e alle sue condizioni economico-produttive In una logica strettamente disciplinare, l’esercizio della composizione necessita di un momento sperimentale, di un terreno di applicazione che ne consenta l’eventuale confutazione delle ipotesi di partenza. La falsificazione, o l’inefficacia delle quali diviene evidente solo alla fine del processo, quando si definisce la forma al termine dell’esperienza. L’esito di questo sondaggio critico, svolto nelle due direzioni, dalle premesse alla soluzione e viceversa, è assimilabile ad una sorta di processo al progetto; dove emerge una doppia istanza: la verifica della sua efficacia, interna al procedimento, e la capacità di tenuta dello stesso quando si confronta con fattori esterni concreti. Si delinea così, un quadro di esigenze e di ragioni, radicalmente eterogenee, che dipendono da dispositivi regolativi esterni, dettati dalle logiche economiche, dalle norme e dai piani urbanistici, e da strumenti di indirizzo interni al percorso di approssimazione alle soluzioni pertinenti che, nell’insieme dei saggi e dei contributi presenti in questo volume, sono stati indicati con un gradiente di sfumature linguistiche. Ragione per cui in questa esposizione, si contempla una specifica forma di progetto urbano, quella che si arresta, consapevolmente, ad un livello che esclude la soluzione, come ricaduta immediata nella definizione ultima della forma e del linguaggio. Se il progetto urbano, come strumento che tratteggia una regola aperta, ancora negoziabile nel tempo e nella sensibilità dei differenti progettisti che possono agire al suo interno, deve dettare le condizioni e i comportamenti conformi, allora è importante che durante la sua costruzione processuale si misuri con le amministrazioni e i soggetti interessati. Si attiva pertanto, una sperimentazione progettuale che mette in gioco due ipotesi di lavoro comparabili. Una si concentra nel tentativo di verificare la tenuta delle regole urbanistiche vigenti, confermando le indicazioni del P.R.G. l’altra, al contrario, avanza con una riflessione autonoma, avviandosi alla ricerca di soluzioni nate da un ragionamento esterno alle regole date. Il territorio di sperimentazione è localizzato tra Passo Corese e Borgo Santa Maria.

Ramazzotti, L., Taormina, F., Falzetti, A., Ioannilli, M., Cerrini, F., Trovini, C., et al. (2014). Il progetto come procedimento trasmissibile. In RAMAZZOTTI L (a cura di), Campagna urbana. La città in estensione nella bassa Sabina (pp. 148-155). ROMA -- ITA : Gangemi Editrice.

Il progetto come procedimento trasmissibile

Taormina, F;FALZETTI, ANTONELLA;IOANNILLI, MARIA;
2014-01-01

Abstract

Design as a transmissible procedure Judging design This article attempts to explain some of the steps that are part of a design procedure by describing its experimental aspects; it also endeavours to adopt a discursive approach capable of comparing the design efforts vis-à-vis the tools used to control the territory and its economic and production activities. From a disciplinary point of view composition requires experimentation, a place where it can be applied in order to perhaps confute the initial hypothesis. Only at the end of the process, when form is established, will it be possible to say whether or not the initial hypothesis was incorrect or ineffective. The outcome of this critical review, performed in both directions, i.e., from the premises to the solution and vice versa, is a little like judging design. It has two goals: to verify the effectiveness of the process, and establish how reliable it is when confronted with tangible external factors. These radically heterogeneous requirements and reasons depend on external regulatory norms dictated by economics, rules and town plans as well as by tools inherent in the methods used to arrive at applicable solutions which, in the essays and contributions in this book, have been indicated with some degree of linguistic nuances. As a result this paper focuses on a specific form of urban design, one which consciously stops short of the solutionm, as the immediate effect of a final classification of form and language. If urban design – considered as a tool to establish an open rule still negotiable according to the era and sensitivity of the designers who use it – has to dictate compliant conditions and behaviours, then it’s important that authorities and interested parties be involved while it is being developed. The implemented design experiment focuses on two hypothetical and comparable works. One attempts to verify the validity of contemporary town-planning rules, confirming the indications of the Master Town Plan, while on the contrary the other is independent and investigates solutions based on a rationale foreign to the rules in force. The experiment focused on an area between Passo Corese and Borgo Santa Maria.
2014
Settore ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Il progetto come procedimento trasmissibile. Processo al progetto Questo scritto cerca di dare ragione di alcuni movimenti interni del procedimento progettuale descrivendone gli aspetti sperimentali e cerca di cogliere un’articolazione discorsiva che sia in grado di mettere sotto osservazione i tentativi del progetto rispetto agli strumenti di controllo del territorio e alle sue condizioni economico-produttive In una logica strettamente disciplinare, l’esercizio della composizione necessita di un momento sperimentale, di un terreno di applicazione che ne consenta l’eventuale confutazione delle ipotesi di partenza. La falsificazione, o l’inefficacia delle quali diviene evidente solo alla fine del processo, quando si definisce la forma al termine dell’esperienza. L’esito di questo sondaggio critico, svolto nelle due direzioni, dalle premesse alla soluzione e viceversa, è assimilabile ad una sorta di processo al progetto; dove emerge una doppia istanza: la verifica della sua efficacia, interna al procedimento, e la capacità di tenuta dello stesso quando si confronta con fattori esterni concreti. Si delinea così, un quadro di esigenze e di ragioni, radicalmente eterogenee, che dipendono da dispositivi regolativi esterni, dettati dalle logiche economiche, dalle norme e dai piani urbanistici, e da strumenti di indirizzo interni al percorso di approssimazione alle soluzioni pertinenti che, nell’insieme dei saggi e dei contributi presenti in questo volume, sono stati indicati con un gradiente di sfumature linguistiche. Ragione per cui in questa esposizione, si contempla una specifica forma di progetto urbano, quella che si arresta, consapevolmente, ad un livello che esclude la soluzione, come ricaduta immediata nella definizione ultima della forma e del linguaggio. Se il progetto urbano, come strumento che tratteggia una regola aperta, ancora negoziabile nel tempo e nella sensibilità dei differenti progettisti che possono agire al suo interno, deve dettare le condizioni e i comportamenti conformi, allora è importante che durante la sua costruzione processuale si misuri con le amministrazioni e i soggetti interessati. Si attiva pertanto, una sperimentazione progettuale che mette in gioco due ipotesi di lavoro comparabili. Una si concentra nel tentativo di verificare la tenuta delle regole urbanistiche vigenti, confermando le indicazioni del P.R.G. l’altra, al contrario, avanza con una riflessione autonoma, avviandosi alla ricerca di soluzioni nate da un ragionamento esterno alle regole date. Il territorio di sperimentazione è localizzato tra Passo Corese e Borgo Santa Maria.
urban design
pubblicazione finanziamento Prin
Ramazzotti, L., Taormina, F., Falzetti, A., Ioannilli, M., Cerrini, F., Trovini, C., et al. (2014). Il progetto come procedimento trasmissibile. In RAMAZZOTTI L (a cura di), Campagna urbana. La città in estensione nella bassa Sabina (pp. 148-155). ROMA -- ITA : Gangemi Editrice.
Ramazzotti, L; Taormina, F; Falzetti, A; Ioannilli, M; Cerrini, F; Trovini, C; Baccarani, C; Cavallo, D
Contributo in libro
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