Nel villaggio locale, medico, farmacista e insegnante rappresentavano il mondo della conoscenza e componevano, insieme con il prete, il sindaco e il comandante dei carabinieri, una cerchia di autorità verso cui la semplice cittadinanza tendeva a mantenere un atteggiamento deferente fino alla sottomissione, in ragione del gap socio-culturale che separava i due livelli gerarchici. Nel villaggio globale, questa verticalità è stata sostituita da un’orizzontalità critica che talvolta sconfina nell’eccesso opposto, in una sorta di equivalenza delle opinioni per la quale tutti gli attori si sentono non solo legittimati, ma anche titolati a esprimere la propria opinione su qualunque argomento. La conoscenza non è più considerata un valore intangibile e la parola dell’intellettuale, dello scienziato, di chi ha studiato e acquisito competenze tende a sfumare in una mera opinione. Anzi: in un parere. Uno dei tanti. Lo scopo di questa pubblicazione è illustrare, attraverso alcune buone e cattive pratiche, il legame tra questo atteggiamento e il processo di corruzione, banalizzazione e fraintendimento che spesso si verifica nella comunicazione della scienza e della conoscenza.
Dragotto, F., Ferrazzoli, F., Bulla, C., Cioffi, I., Congeduti, V., Rita, V., et al. (2014). Parola di scienziato. La scienza ridotta a opinione (F. Dragotto, F. Ferrazzoli, a cura di). Roma : Universitalia.
Parola di scienziato. La scienza ridotta a opinione
DRAGOTTO, FRANCESCA;
2014-12-01
Abstract
Nel villaggio locale, medico, farmacista e insegnante rappresentavano il mondo della conoscenza e componevano, insieme con il prete, il sindaco e il comandante dei carabinieri, una cerchia di autorità verso cui la semplice cittadinanza tendeva a mantenere un atteggiamento deferente fino alla sottomissione, in ragione del gap socio-culturale che separava i due livelli gerarchici. Nel villaggio globale, questa verticalità è stata sostituita da un’orizzontalità critica che talvolta sconfina nell’eccesso opposto, in una sorta di equivalenza delle opinioni per la quale tutti gli attori si sentono non solo legittimati, ma anche titolati a esprimere la propria opinione su qualunque argomento. La conoscenza non è più considerata un valore intangibile e la parola dell’intellettuale, dello scienziato, di chi ha studiato e acquisito competenze tende a sfumare in una mera opinione. Anzi: in un parere. Uno dei tanti. Lo scopo di questa pubblicazione è illustrare, attraverso alcune buone e cattive pratiche, il legame tra questo atteggiamento e il processo di corruzione, banalizzazione e fraintendimento che spesso si verifica nella comunicazione della scienza e della conoscenza.File | Dimensione | Formato | |
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