Under the pontificate of Giulio III, Pirro Ligorio started to feel resentment towards Michelangelo Buonarroti and Giorgio Vasari: they were preventing him from working in the papal buildings. Ligorio looked, therefore, for the support of the duke of Ferrara; in his manuscript of Antiquità romane he elaborated an iconological idea for the “Patientia”, a personal virtue of the prince. Although Pirro was boasted to be the heir of Raphael (againist Michelangelo and his estimators), Ercole II d’Este refused Ligorian project and preferred Vasari’s design that was inspired by Michelangelo. Ligorio’s pages allow us to reconstruct a panorama of italian culture in wich Ferrara appeared strictly connected to Florence and Rome, but also to the French court. At the same time, between 1553 and 1554, the decorations of the new apartments in the Castello Estense were completed under the direction of Girolamo da Carpi.

Anni di pontificato di Giulio III. Pirro Ligorio, a Roma, iniziava a nutrire suoi forti risentimenti nei confronti di Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari, che gli impedivano di lavorare nei cantieri papali; rispondendo all’appello che il duca di Ferrara rivolgeva a diversi letterati contemporanei, Ligorio elaborava allora alcune tra le sue più interessanti pagine di argomento iconologico, che oggi leggiamo nella manoscritta enciclopedia delle Antiquità romane, a testimonianza di primi rapporti già da lui intrecciati, appena entrato al servizio di Ippolito II d’Este, con la corte ducale di Ferrara Però al duca Ercole II non piacque l’invenzione della “Pazienza” presentatagli da Ligorio, il quale all’occasione si era pure vantato – contro Michelangelo e i suoi estimatori – di essere il vero erede di tutta una tradizione di erudizione antiquaria che faceva capo a Raffaello. Gli fu invece preferito il progetto che Vasari, a Firenze, aveva sviluppato proprio sopra un’idea di Michelangelo. Le pagine di Ligorio, per quanto motivatamente astiose, ci permettono di guardare ad uno scenario culturale che da Ferrara si allarga a Roma, a Firenze fino anche alla corte di Parigi, mentre tra il 1553 e il 1554 venivano portati a compimento gli ornamenti della Stanza della Pazienza presso la torre Marchesana del castello di Ferrara.

Occhipinti, C. (2014). Ligorio e Vasari. Sulla 'Pazienza" di Ercole II e su Girolamo da Carpi. HUMANISTICA.

Ligorio e Vasari. Sulla 'Pazienza" di Ercole II e su Girolamo da Carpi

OCCHIPINTI, CARMELO
2014-01-01

Abstract

Under the pontificate of Giulio III, Pirro Ligorio started to feel resentment towards Michelangelo Buonarroti and Giorgio Vasari: they were preventing him from working in the papal buildings. Ligorio looked, therefore, for the support of the duke of Ferrara; in his manuscript of Antiquità romane he elaborated an iconological idea for the “Patientia”, a personal virtue of the prince. Although Pirro was boasted to be the heir of Raphael (againist Michelangelo and his estimators), Ercole II d’Este refused Ligorian project and preferred Vasari’s design that was inspired by Michelangelo. Ligorio’s pages allow us to reconstruct a panorama of italian culture in wich Ferrara appeared strictly connected to Florence and Rome, but also to the French court. At the same time, between 1553 and 1554, the decorations of the new apartments in the Castello Estense were completed under the direction of Girolamo da Carpi.
2014
In corso di stampa
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore L-ART/02 - STORIA DELL'ARTE MODERNA
Italian
Anni di pontificato di Giulio III. Pirro Ligorio, a Roma, iniziava a nutrire suoi forti risentimenti nei confronti di Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari, che gli impedivano di lavorare nei cantieri papali; rispondendo all’appello che il duca di Ferrara rivolgeva a diversi letterati contemporanei, Ligorio elaborava allora alcune tra le sue più interessanti pagine di argomento iconologico, che oggi leggiamo nella manoscritta enciclopedia delle Antiquità romane, a testimonianza di primi rapporti già da lui intrecciati, appena entrato al servizio di Ippolito II d’Este, con la corte ducale di Ferrara Però al duca Ercole II non piacque l’invenzione della “Pazienza” presentatagli da Ligorio, il quale all’occasione si era pure vantato – contro Michelangelo e i suoi estimatori – di essere il vero erede di tutta una tradizione di erudizione antiquaria che faceva capo a Raffaello. Gli fu invece preferito il progetto che Vasari, a Firenze, aveva sviluppato proprio sopra un’idea di Michelangelo. Le pagine di Ligorio, per quanto motivatamente astiose, ci permettono di guardare ad uno scenario culturale che da Ferrara si allarga a Roma, a Firenze fino anche alla corte di Parigi, mentre tra il 1553 e il 1554 venivano portati a compimento gli ornamenti della Stanza della Pazienza presso la torre Marchesana del castello di Ferrara.
Occhipinti, C. (2014). Ligorio e Vasari. Sulla 'Pazienza" di Ercole II e su Girolamo da Carpi. HUMANISTICA.
Occhipinti, C
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