Study 1. The aim of this study was to examine the training load (TL) profile of professional elite level basketball players during the crucial parts of the competitive season (pre play-off finals). Subjects were eight full-time professional basketball players (age 28±3.6 years, height 199±7.2cm, body mass 102±11.5kg, body fat 10.4±1.5%) which heart rate (HR) was recorded during each training session and their individual response to TL monitored using the session-RPE method (200 training sessions). The association between the Session-RPE method and training HR was used to assess the population validity of the session-RPE method. Significant relationships were observed between individual Session-RPE and all individual HR-based TL (r values from 0.69 to 0.85; P<0.001). Coaches spontaneously provided a tapering phase during the competitive weeks irrespective of the number of games played during it (i.e. one o two games). The individual weekly players’ TL resulted not significantly different from each other (P >0.05). Elite male professional basketball imposes great physiological and psychological stress on players through training sessions and official competitions (1-2 per week). Consequently the importance of a practical and valid method to assess individual TL is warranted. In this research we demonstrated that Session- RPE may be considered as a viable method to asses TL without the use of more sophisticated tools (i.e. HR monitors). The Session-RPE method enabled the detection of periodization patterns in weekly planning in elite professional basketball during crucial part of the competitive season (1 vs 2 weekly fixtures model). Study 2. The aim of this study was to develop a method to monitor responses to training loads (TL) on an individual basis in recreational long-distance runners (LDR) through Training Impulses (TRIMP) analysis. The hypothesis tested was that a TRIMP based on individually determined weighting factors could result in a better quantification of training responses and performance in LDR in comparison to methods based on averaged-based group values. The TL responses of 8 LDR (age 39.9 ± 6.5 years) were monitored using a modified version of the average-based TRIMP, referred to as individualized TRIMP (TRIMPi) over a period of 8 weeks. The TRIMPi was determined in each LDR using individual heart-rate (HR) and lactate profiles determined during an incremental treadmill test. Training induced effects on performance (5 and 10 km race) and changes in sub-maximal aerobic fitness (speeds at selected blood lactate concentration, 2 and 4 mmoll-1) were assessed before and at the end of the training intervention. Speed at 2 mmoll-1 (+21.3 ± 5.2%, p<0.001) and 4 mmoll-1 (+10.6 ± 2.4%, p<0.01) concentrations significantly increased post-training. Improvements in running speed (%) at 2 mmoll-1 (r=0.87; P=0.005) and 4 mmoll-1 (r=0.74, P=0.04) concentrations were significantly related to weekly TRIMPi sum. No significant relationship between any variable was detected when averaged-based group values were used. The TRIMPi was significantly related to 5000 m (r=-0.77; P=0.02) and 10000 m track performance (r =-0.82; P=0.01). Individualized TRIMP is a valid tool in tracking fitness (speed at 2 and 4 mmoll-1) and performance (i.e. 5000 and 10000 m races) in LDRs and is more valuable than methods based on average group values. TRIMPi could predict race performance in LDRs. Study 3. The aim of this paper was to quantify the distribution of training intensities and its effect on aerobic fitness in professional elite soccer players. Fourteen professional soccer players (age 25±4 years, height 178±7 cm, body mass 74±8 kg) volunteered to this study and were observed during the prechampionship training period (6 weeks). Sub-maximal aerobic-fitness was assessed pre and post training with an incremental treadmill test for the determination of speed and heart-rates (HR) at 2 and 4 mmol⋅l-1 blood lactate concentrations. Players’ HRs of all pre-championship training sessions were recorded. Training intensities were categorized using three HR zones: low-intensity (<HR 2 mmol•l-1), moderate-intensity (between HR 2 and mmol•l-1) and high-intensity (>HR 4 mmol•l-1). Analysis of the 504 individual training sessions showed that 73±2.5, 19±2.8 and 8±1.4% of the total training time was spent at low, moderate and high intensity, respectively (P <0.001). Speed at 2 and 4 mmol⋅l-1 significantly improved post-training (5 and 7%, respectively P<0.01) Training spent at high intensity was significantly related with relative speed improvements at 2 mmol•l-1 (r=0.84; 95%CI 0.55-0.95; P<0.001;) and 4 mmol•l-1 (r=0.65, 95%CI 0.20-0.80; P=0.001). This study showed that elite professional soccer players spent almost two-third of their training time at low intensities similar to endurance athletes. However, only the time spent at high-intensity (>90% of maximal HR) was related to changes in aerobic-fitness. These results also support the usefulness of the quantification of aerobic training load using HR.

Studio 1. Lo scopo di questo studio è stato quello di esaminare il profilo del carico di allenamento (TL) di giocatori professionisti di basket di alto livello durante una fase cruciale della stagione competitiva ( prima dei play off scudetto ). I soggetti sono stati otto giocatori di basket professionisti a tempo pieno (età 28 ± 3.6 anni, altezza 199 ± 7.2 centimetri, massa corporea 102 ± 11.5kg, grasso corporeo 10.4 ± 1.5%), nei quali la frequenza cardiaca (FC) è stato registrato nel corso di ciascuna sessione di allenamento e la loro risposta individuale al carico di allenamento è stata monitorata utilizzando il metodo delle session-RPE (200 sessioni di allenamento). E’stata utilizzata l'associazione fra il metodo delle session-RPE e della frequenza cardiaca d’allenamento per valutare la validità di popolazione del metodo delle session-RPE. Relazioni significative sono state osservate tra le session-RPE individuali e tutti i carichi di allenamento individuali basati sulla frequenza cardiaca (valori di r da 0.69 a 0.85; P <0.001). Gli allenatori spontaneamente hanno fornito una fase di tapering durante la settimana competitiva indipendentemente dal numero di partite giocate durante essa (vale a dire uno o due partite). I carichi di allenamento individuali di ciascuna settimana non differivano significativamente tra i giocatori (P > 0.05). Il basket professionistico maschile di elite impone un grande stress fisiologico e psicologico sui giocatori durante le sessioni di allenamento e le competizioni ufficiali (1-2 per settimana). Di conseguenza è comprensibile l'importanza di un metodo valido e pratico per valutare il TL individuale. In questa ricerca abbiamo dimostrato che le session-RPE possono essere considerate come un metodo attuabile per valutare il TL senza l'uso di strumenti più sofisticati (i.e. cardiofrequenzimetri). Il metodo delle session-RPE ha consentito l'individuazione dei modelli di periodizzazione nella pianificazione settimanale del basket professionistico d'elite durante una fase cruciale della stagione competitiva (modello con 1 vs 2 gare settimanali). Studio 2. L'obiettivo di questo studio è stato quello di sviluppare un metodo per controllare le risposte ai carichi di allenamento (TL), su base individuale, in corridori amatoriali di lunga distanza (LDR), attraverso l’analisi del training impulse (TRIMP). L'ipotesi testata è stata che un TRIMP basato su determinati fattori di ponderazione individuali potrebbe tradursi in una migliore quantificazione delle risposte dell’allenamento e della prestazione in LDR rispetto ai metodi basati su valori medi di gruppo. Le risposte del TL di 8 LDR (età 39.9 ± 6.5 anni) sono state monitorate utilizzando una versione modificata del TRIMP originale, denominato TRIMP individualizzato (TRIMPi) per un periodo di 8 settimane. Il TRIMPi è stato determinato in ciascun LDR utilizzando profili individuali di frequenza cardiaca (FC) e di lattato ematico determinati nel corso di un test incrementale al treadmill. L’allenamento ha prodotto degli effetti sulla prestazione (5 e 10 km corsa) e delle variazioni sulla fitness aerobica sub-massimale (sulla velocità a selezionate concentrazioni di lattato ematico, 2 e 4 mmol∙l-1) valutati prima e alla fine dell’allenamento. La velocità a 2 (+ 21.3 ± 5.2%, P < 0.001) e 4 (+ 10.6 ± 2.4%, P < 0.001) è aumentato in maniera significativa nel post-allenamento. I miglioramenti nella velocità di corsa (%) a 2 mmol∙l-1 (r = 0.87, P = 0.005) e 4 mmol∙l-1 (r = 0.74, P = 0.04) di concentrazione erano significativamente correlati con il TRIMPi settimanale. Nessun correlazione significativa tra le variabili, è stata rilevata quando sono stati utilizzati valori basati sulla media di gruppo. Il TRIMPi era significativamente correlato alla prestazione sui 5000 m (r = -0.77, P = 0.02) e sui 10000 m (r = -0.82, P = 0.01). Il TRIMP individualizzato è un valido strumento per monitorare la fitness (velocità a 2 e 4 mmol∙l-1) e le prestazioni (ad esempio, 5000 10000 m) nel LDRs ed è più utile di metodi basati su valori medi del gruppo. Studio 3. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di quantificare la distribuzione dell’intensità dell’ allenamento e i suoi effetti sulla fitness aerobica in calciatori d’elite. 14 calciatori d’elite (età 25 ± 4 anni, altezza 178 ± 7 cm, massa corporea 74 ±8 kg) hanno volontariamente preso parte a questo studio e sono stati osservati durante il periodo precampionato (6 settimane). La fitness aerobica sub-massimale è stata misurata pre e post allenamento con un test incrementale al treadmill per la determinazione della velocità e della FC alle concentrazioni ematiche di lattato a 2 e 4 mmol∙l-1. La frequenza cardiaca dei giocatori è stata registrata in tutto il periodo precampionato. L’intensità dell’allenamento è stata divisa in tre zone: bassa intensità (FC < 2 mmol∙l-1)moderata intensità (FC tra 2 e 4 mmol∙l-1) alta intensità (FC > di 4 mmol∙l-1). L’analisi individuale delle 504 sessioni d’allenamento ha mostrato che il 73 ± .5, il 19 ± 2.8 e l’8 ± 1.4% del tempo totale è stato speso rispettivamente a bassa, moderata e elevata intensità (P < 0.001). La velocità a 2 e 4 mmol∙l-1 è aumentata significativamente nel post allenamento (rispettivamente 5 e 7% P < 0.01). L’allenamento passato ad alta intensità era significativamente correlato con l’incremento della velocità relativa a 2 mmol•l-1 (r=0.84; 95%CI 0.55 a 0.95; P < 0.001) e 4 mmol•l-1(r=0.65, 95%CI 0.20 a 0.80; P = 0.001). Questo studio ha dimostrato che i calciatori professionisti passano circa i 2/3 del loro tempo d’allenamento a bassa intensità come gli atleti di endurance. Però solo il tempo passato ad alta intensità ( > 90% della FC massima) è relazionato con il cambio nella fitness-aerobica. Questi risultati supportano anche il successo di tutti quei metodi di quantificazione del carico di allenamento aerobico che usano la FC.

Manzi, V. (2009). Relazione dose-risposta tra carico di allenamento e prestazione.

Relazione dose-risposta tra carico di allenamento e prestazione

MANZI, VINCENZO
2009-09-04

Abstract

Study 1. The aim of this study was to examine the training load (TL) profile of professional elite level basketball players during the crucial parts of the competitive season (pre play-off finals). Subjects were eight full-time professional basketball players (age 28±3.6 years, height 199±7.2cm, body mass 102±11.5kg, body fat 10.4±1.5%) which heart rate (HR) was recorded during each training session and their individual response to TL monitored using the session-RPE method (200 training sessions). The association between the Session-RPE method and training HR was used to assess the population validity of the session-RPE method. Significant relationships were observed between individual Session-RPE and all individual HR-based TL (r values from 0.69 to 0.85; P<0.001). Coaches spontaneously provided a tapering phase during the competitive weeks irrespective of the number of games played during it (i.e. one o two games). The individual weekly players’ TL resulted not significantly different from each other (P >0.05). Elite male professional basketball imposes great physiological and psychological stress on players through training sessions and official competitions (1-2 per week). Consequently the importance of a practical and valid method to assess individual TL is warranted. In this research we demonstrated that Session- RPE may be considered as a viable method to asses TL without the use of more sophisticated tools (i.e. HR monitors). The Session-RPE method enabled the detection of periodization patterns in weekly planning in elite professional basketball during crucial part of the competitive season (1 vs 2 weekly fixtures model). Study 2. The aim of this study was to develop a method to monitor responses to training loads (TL) on an individual basis in recreational long-distance runners (LDR) through Training Impulses (TRIMP) analysis. The hypothesis tested was that a TRIMP based on individually determined weighting factors could result in a better quantification of training responses and performance in LDR in comparison to methods based on averaged-based group values. The TL responses of 8 LDR (age 39.9 ± 6.5 years) were monitored using a modified version of the average-based TRIMP, referred to as individualized TRIMP (TRIMPi) over a period of 8 weeks. The TRIMPi was determined in each LDR using individual heart-rate (HR) and lactate profiles determined during an incremental treadmill test. Training induced effects on performance (5 and 10 km race) and changes in sub-maximal aerobic fitness (speeds at selected blood lactate concentration, 2 and 4 mmoll-1) were assessed before and at the end of the training intervention. Speed at 2 mmoll-1 (+21.3 ± 5.2%, p<0.001) and 4 mmoll-1 (+10.6 ± 2.4%, p<0.01) concentrations significantly increased post-training. Improvements in running speed (%) at 2 mmoll-1 (r=0.87; P=0.005) and 4 mmoll-1 (r=0.74, P=0.04) concentrations were significantly related to weekly TRIMPi sum. No significant relationship between any variable was detected when averaged-based group values were used. The TRIMPi was significantly related to 5000 m (r=-0.77; P=0.02) and 10000 m track performance (r =-0.82; P=0.01). Individualized TRIMP is a valid tool in tracking fitness (speed at 2 and 4 mmoll-1) and performance (i.e. 5000 and 10000 m races) in LDRs and is more valuable than methods based on average group values. TRIMPi could predict race performance in LDRs. Study 3. The aim of this paper was to quantify the distribution of training intensities and its effect on aerobic fitness in professional elite soccer players. Fourteen professional soccer players (age 25±4 years, height 178±7 cm, body mass 74±8 kg) volunteered to this study and were observed during the prechampionship training period (6 weeks). Sub-maximal aerobic-fitness was assessed pre and post training with an incremental treadmill test for the determination of speed and heart-rates (HR) at 2 and 4 mmol⋅l-1 blood lactate concentrations. Players’ HRs of all pre-championship training sessions were recorded. Training intensities were categorized using three HR zones: low-intensity (
HR 4 mmol•l-1). Analysis of the 504 individual training sessions showed that 73±2.5, 19±2.8 and 8±1.4% of the total training time was spent at low, moderate and high intensity, respectively (P <0.001). Speed at 2 and 4 mmol⋅l-1 significantly improved post-training (5 and 7%, respectively P<0.01) Training spent at high intensity was significantly related with relative speed improvements at 2 mmol•l-1 (r=0.84; 95%CI 0.55-0.95; P<0.001;) and 4 mmol•l-1 (r=0.65, 95%CI 0.20-0.80; P=0.001). This study showed that elite professional soccer players spent almost two-third of their training time at low intensities similar to endurance athletes. However, only the time spent at high-intensity (>90% of maximal HR) was related to changes in aerobic-fitness. These results also support the usefulness of the quantification of aerobic training load using HR.
4-set-2009
A.A. 2008/2009
Scienze dello sport
21.
Studio 1. Lo scopo di questo studio è stato quello di esaminare il profilo del carico di allenamento (TL) di giocatori professionisti di basket di alto livello durante una fase cruciale della stagione competitiva ( prima dei play off scudetto ). I soggetti sono stati otto giocatori di basket professionisti a tempo pieno (età 28 ± 3.6 anni, altezza 199 ± 7.2 centimetri, massa corporea 102 ± 11.5kg, grasso corporeo 10.4 ± 1.5%), nei quali la frequenza cardiaca (FC) è stato registrato nel corso di ciascuna sessione di allenamento e la loro risposta individuale al carico di allenamento è stata monitorata utilizzando il metodo delle session-RPE (200 sessioni di allenamento). E’stata utilizzata l'associazione fra il metodo delle session-RPE e della frequenza cardiaca d’allenamento per valutare la validità di popolazione del metodo delle session-RPE. Relazioni significative sono state osservate tra le session-RPE individuali e tutti i carichi di allenamento individuali basati sulla frequenza cardiaca (valori di r da 0.69 a 0.85; P <0.001). Gli allenatori spontaneamente hanno fornito una fase di tapering durante la settimana competitiva indipendentemente dal numero di partite giocate durante essa (vale a dire uno o due partite). I carichi di allenamento individuali di ciascuna settimana non differivano significativamente tra i giocatori (P > 0.05). Il basket professionistico maschile di elite impone un grande stress fisiologico e psicologico sui giocatori durante le sessioni di allenamento e le competizioni ufficiali (1-2 per settimana). Di conseguenza è comprensibile l'importanza di un metodo valido e pratico per valutare il TL individuale. In questa ricerca abbiamo dimostrato che le session-RPE possono essere considerate come un metodo attuabile per valutare il TL senza l'uso di strumenti più sofisticati (i.e. cardiofrequenzimetri). Il metodo delle session-RPE ha consentito l'individuazione dei modelli di periodizzazione nella pianificazione settimanale del basket professionistico d'elite durante una fase cruciale della stagione competitiva (modello con 1 vs 2 gare settimanali). Studio 2. L'obiettivo di questo studio è stato quello di sviluppare un metodo per controllare le risposte ai carichi di allenamento (TL), su base individuale, in corridori amatoriali di lunga distanza (LDR), attraverso l’analisi del training impulse (TRIMP). L'ipotesi testata è stata che un TRIMP basato su determinati fattori di ponderazione individuali potrebbe tradursi in una migliore quantificazione delle risposte dell’allenamento e della prestazione in LDR rispetto ai metodi basati su valori medi di gruppo. Le risposte del TL di 8 LDR (età 39.9 ± 6.5 anni) sono state monitorate utilizzando una versione modificata del TRIMP originale, denominato TRIMP individualizzato (TRIMPi) per un periodo di 8 settimane. Il TRIMPi è stato determinato in ciascun LDR utilizzando profili individuali di frequenza cardiaca (FC) e di lattato ematico determinati nel corso di un test incrementale al treadmill. L’allenamento ha prodotto degli effetti sulla prestazione (5 e 10 km corsa) e delle variazioni sulla fitness aerobica sub-massimale (sulla velocità a selezionate concentrazioni di lattato ematico, 2 e 4 mmol∙l-1) valutati prima e alla fine dell’allenamento. La velocità a 2 (+ 21.3 ± 5.2%, P < 0.001) e 4 (+ 10.6 ± 2.4%, P < 0.001) è aumentato in maniera significativa nel post-allenamento. I miglioramenti nella velocità di corsa (%) a 2 mmol∙l-1 (r = 0.87, P = 0.005) e 4 mmol∙l-1 (r = 0.74, P = 0.04) di concentrazione erano significativamente correlati con il TRIMPi settimanale. Nessun correlazione significativa tra le variabili, è stata rilevata quando sono stati utilizzati valori basati sulla media di gruppo. Il TRIMPi era significativamente correlato alla prestazione sui 5000 m (r = -0.77, P = 0.02) e sui 10000 m (r = -0.82, P = 0.01). Il TRIMP individualizzato è un valido strumento per monitorare la fitness (velocità a 2 e 4 mmol∙l-1) e le prestazioni (ad esempio, 5000 10000 m) nel LDRs ed è più utile di metodi basati su valori medi del gruppo. Studio 3. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di quantificare la distribuzione dell’intensità dell’ allenamento e i suoi effetti sulla fitness aerobica in calciatori d’elite. 14 calciatori d’elite (età 25 ± 4 anni, altezza 178 ± 7 cm, massa corporea 74 ±8 kg) hanno volontariamente preso parte a questo studio e sono stati osservati durante il periodo precampionato (6 settimane). La fitness aerobica sub-massimale è stata misurata pre e post allenamento con un test incrementale al treadmill per la determinazione della velocità e della FC alle concentrazioni ematiche di lattato a 2 e 4 mmol∙l-1. La frequenza cardiaca dei giocatori è stata registrata in tutto il periodo precampionato. L’intensità dell’allenamento è stata divisa in tre zone: bassa intensità (FC < 2 mmol∙l-1)moderata intensità (FC tra 2 e 4 mmol∙l-1) alta intensità (FC > di 4 mmol∙l-1). L’analisi individuale delle 504 sessioni d’allenamento ha mostrato che il 73 ± .5, il 19 ± 2.8 e l’8 ± 1.4% del tempo totale è stato speso rispettivamente a bassa, moderata e elevata intensità (P < 0.001). La velocità a 2 e 4 mmol∙l-1 è aumentata significativamente nel post allenamento (rispettivamente 5 e 7% P < 0.01). L’allenamento passato ad alta intensità era significativamente correlato con l’incremento della velocità relativa a 2 mmol•l-1 (r=0.84; 95%CI 0.55 a 0.95; P < 0.001) e 4 mmol•l-1(r=0.65, 95%CI 0.20 a 0.80; P = 0.001). Questo studio ha dimostrato che i calciatori professionisti passano circa i 2/3 del loro tempo d’allenamento a bassa intensità come gli atleti di endurance. Però solo il tempo passato ad alta intensità ( > 90% della FC massima) è relazionato con il cambio nella fitness-aerobica. Questi risultati supportano anche il successo di tutti quei metodi di quantificazione del carico di allenamento aerobico che usano la FC.
sport di squadra; session-RPE; soglia del lattato; frequenza cardiaca; training load; trimp
Settore M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Italian
Tesi di dottorato
Manzi, V. (2009). Relazione dose-risposta tra carico di allenamento e prestazione.
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