During the seventies and the eighties, after freeing itself from the dictates imposed by Socialist Realism, the Soviet theatrical scene opens up to the influence of Western art, from the Informal to Poor Art. An opposing trend to this new “Western” attitude can be found in the productions of the stage designer and director Marina Sokolova (1939-1992), a figure considered the heir and protector of the Slavophile tradition of the theatre of synthesis, a particular form of art begun by Mamontov with his Private Opera at the end of the nineteenth century. This unpublished interview, released by Sokolova in 1985 to the author of the present essay, is a valuable testimony of her work as a stage designer and director, a poetics closely linked to popular decorative art, to a synesthetic vision performance, and to a conception of art as play, in constant and vital contact with the audience.

Negli anni Settanta e Ottanta del 20. secolo la scena teatrale sovietica, liberatasi dai dettami del Realismo socialista, accoglie in modo originale l’influenza dell’arte occidentale: dall’Informale all’Arte Povera. Di segno inverso a questa nuova visione “occidentalista”, è l’opera della scenografa-regista Marina Sokolova (1939-1992), erede e custode della tradizione slavofila dello spettacolo della sintesi delle arti, inaugurato dall’Opera Privata di Mamontov alla fine dell’Ottocento. L’intervista inedita, rilasciata all’autrice di questo saggio da Sokolova nel 1985, è la preziosa testimonianza del suo lavoro di scenografa-regista, intimamente legato all’arte della decorazione popolare, alla visione sinestetica della messinscena e alla concezione di un’«arte-gioco» in continuo vitale contatto con lo spettatore

Gavrilovich, D. (2012). Un documento venuto dal passato. L'intervista alla «leggendaria» scenografa-regista Marina Sokolova. In D. Gavrilovich, G. Imposti (a cura di), Sentieri Interrotti/Holzwege (pp. 295-310). Roma : Universitalia.

Un documento venuto dal passato. L'intervista alla «leggendaria» scenografa-regista Marina Sokolova

GAVRILOVICH, DONATELLA
2012-11-01

Abstract

During the seventies and the eighties, after freeing itself from the dictates imposed by Socialist Realism, the Soviet theatrical scene opens up to the influence of Western art, from the Informal to Poor Art. An opposing trend to this new “Western” attitude can be found in the productions of the stage designer and director Marina Sokolova (1939-1992), a figure considered the heir and protector of the Slavophile tradition of the theatre of synthesis, a particular form of art begun by Mamontov with his Private Opera at the end of the nineteenth century. This unpublished interview, released by Sokolova in 1985 to the author of the present essay, is a valuable testimony of her work as a stage designer and director, a poetics closely linked to popular decorative art, to a synesthetic vision performance, and to a conception of art as play, in constant and vital contact with the audience.
nov-2012
Settore L-ART/05 - DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Negli anni Settanta e Ottanta del 20. secolo la scena teatrale sovietica, liberatasi dai dettami del Realismo socialista, accoglie in modo originale l’influenza dell’arte occidentale: dall’Informale all’Arte Povera. Di segno inverso a questa nuova visione “occidentalista”, è l’opera della scenografa-regista Marina Sokolova (1939-1992), erede e custode della tradizione slavofila dello spettacolo della sintesi delle arti, inaugurato dall’Opera Privata di Mamontov alla fine dell’Ottocento. L’intervista inedita, rilasciata all’autrice di questo saggio da Sokolova nel 1985, è la preziosa testimonianza del suo lavoro di scenografa-regista, intimamente legato all’arte della decorazione popolare, alla visione sinestetica della messinscena e alla concezione di un’«arte-gioco» in continuo vitale contatto con lo spettatore
Stage designer; stage director; russian theatre; Marina Sokolova (1939-1992)
Gavrilovich, D. (2012). Un documento venuto dal passato. L'intervista alla «leggendaria» scenografa-regista Marina Sokolova. In D. Gavrilovich, G. Imposti (a cura di), Sentieri Interrotti/Holzwege (pp. 295-310). Roma : Universitalia.
Gavrilovich, D
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