Il saggio è dedicato da un lato a riprendere la tematica della critica di lingua tedesca di fine ottocento relativa all'analisi dell'opera d'arte nei suoi valori visivi e tattili, seguendo in particolar modo il formarsi in proposito del pensiero di Heinrich Woelfflin, in rapporto anche K. Fiedler e A. von Hildebrand, dall'altro ad ampliare e rendere più complesso e variato questo approccio di integrazione tattile-visiva all'opera d'arte, recuperando le riflessioni in proposito di George Berkeley dell'inizio del Settecento e ripercorrendo quelle esperienze artistiche di inizio Novecento che danno indicazioni utili in tale direzione
Gallo, S. (2011). "Un mutare nel gusto compositivo del tralcio, con una tendenza a renderlo sempre più corposamente tattile..":note sulla relazione ottico-tattile in arte e nella critica d'arte. In V. Angelelli, F. Pomarici (a cura di), Scritti d'arte medievale moderna per Francesco Gandolfo (pp. 611-631). Roma : Editoriale Artemide.
"Un mutare nel gusto compositivo del tralcio, con una tendenza a renderlo sempre più corposamente tattile..":note sulla relazione ottico-tattile in arte e nella critica d'arte
GALLO, STEFANO
2011-01-01
Abstract
Il saggio è dedicato da un lato a riprendere la tematica della critica di lingua tedesca di fine ottocento relativa all'analisi dell'opera d'arte nei suoi valori visivi e tattili, seguendo in particolar modo il formarsi in proposito del pensiero di Heinrich Woelfflin, in rapporto anche K. Fiedler e A. von Hildebrand, dall'altro ad ampliare e rendere più complesso e variato questo approccio di integrazione tattile-visiva all'opera d'arte, recuperando le riflessioni in proposito di George Berkeley dell'inizio del Settecento e ripercorrendo quelle esperienze artistiche di inizio Novecento che danno indicazioni utili in tale direzioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.