The present issue is the first monograph on Aleksandr Golovin (1863-1930), Russian scenographer and stage director, in Western countries. Following his personal and artistic life, the author presents Russian cultural and artistic movements from the end of 19. to the twenties of the 20. by means of the state of the art research and study in Russia. Many documents in this issue are still unpublished and unknown in Western countries. The uniqueness of this work is the philological reborn of Golovin’ s and Meyerhold’ s most well known mise-en scènes in the Imperial Theatres from 1908 to 1917
L’opera del regista-scenografo Aleksandr Golovin (1863-1930), di cui non esiste in Occidente uno studio monografico esaustivo, si dipana come un filo rosso attraverso le sperimentazioni attuate sulla scena russa tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento. L’indagine, condotta su materiali inediti in Italia, qui tradotti e pubblicati, si allarga al complesso contesto storico, culturale e artistico svelando scenari inesplorati, dai quali emergono figure marginali che acquistano spessore e rilevanza. Savva Mamontov non è solo il mecenate della rinascita delle arti nella Russia di fine 19. secolo, è il primo regista russo, di cui i principi teorici e l’esperienza sinestetica Golovin porta sulla scena dei teatri imperiali. Qui incontra il coreografo Gorskij con il quale rinnova lo spettacolo di danza e poi Fokin, con cui mette in scena insieme a Stravinskij l’Uccello di Fuoco a Parigi. Il saggio rivela il ruolo svolto da Djagilev nella costituzione dei Ballets Russes e chiarisce l’ostilità dei membri del Mondo dell’Arte nei confronti di Golovin. Lo scenografo è in contatto con Kandinskij e Merežkovskij, conosce la Duncan, lavora con Šaljapin, Sanin, Stravinskij e Stanislavskij, studia le teorie di Appia e le applica in teatro creando uno spazio scenico moderno. L’originalità del saggio consiste nella ricostruzione filologica degli allestimenti più importanti di Golovin. Tra questi vi sono spettacoli storici come Dom Juan di Molière (1910), Orfeo ed Euridice di Gluck (1911) Uragano di Ostrovskij (1916) e Il ballo in maschera di Lermontov (1917), messi in scena ai Teatri Imperiali collaborando alla regia con Mejerchol'd dal 1908 al 1917
Gavrilovich, D. (2011). Nel segno del colore e del corpo. Il regista-scenografo Aleksandr Golovin. Sperimentazione e riforma nella scena russa dal 1878 al 1917. Roma : UniversItalia.
Nel segno del colore e del corpo. Il regista-scenografo Aleksandr Golovin. Sperimentazione e riforma nella scena russa dal 1878 al 1917
GAVRILOVICH, DONATELLA
2011-01-01
Abstract
The present issue is the first monograph on Aleksandr Golovin (1863-1930), Russian scenographer and stage director, in Western countries. Following his personal and artistic life, the author presents Russian cultural and artistic movements from the end of 19. to the twenties of the 20. by means of the state of the art research and study in Russia. Many documents in this issue are still unpublished and unknown in Western countries. The uniqueness of this work is the philological reborn of Golovin’ s and Meyerhold’ s most well known mise-en scènes in the Imperial Theatres from 1908 to 1917File | Dimensione | Formato | |
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