Partendo dall’esegesi delle fonti romane altomedievali, il saggio prima restituisce l’immagine di una società che, a partire dall’età di Gregorio Magno e per tutto l’altomedioevo, ha continuato a produrre documentazione scritta e a conservarla con cura, ma che poi non è stata in grado di trasmettere la sua memoria documentaria, condannando all’oblio la maggior parte dei testi prodotti entro la fine del IX secolo, e poi cerca una spiegazione a questa anomala tradizione nel conservatorismo delle pratiche di produzione documentaria che caratterizzarono il sistema cittadino nei primi secoli del medioevo. In particolare mettendo in relazione la mancanza di originali conservati prima della metà del X secolo e la successiva comparsa e immediata crescita in rapida progressione di testi documentari (che costituisce forse l’elemento più singolare e peculiare della tradizione documentaria romana) con il protrarsi dell’uso del papiro come unico o principale supporto scrittorio per testi documentari fino ai primi decenni del X secolo.

Carbonetti, C. (2009). “Sicut inveni in thomo carticineo iam ex magna parte vetustate consumpto exemplavi et scripsi atque a tenebris ad lucem perduxi”. Condizionamenti materiali e trasmissione documentaria a Roma nell’alto medioevo. In C. Braidotti, E. Dettori, E. Lanzillotta (a cura di), Oύ πάν έφήμερον: scritti in memoria di Roberto Pretagostini offerti da Colleghi, Dottori e Dottorandi di ricerca della Facoltà di Lettere e Filosofia (pp. 47-69). Roma : Università di Roma ‘Tor Vergata’ – Dipartimento di Antichità e tradizione classica.

“Sicut inveni in thomo carticineo iam ex magna parte vetustate consumpto exemplavi et scripsi atque a tenebris ad lucem perduxi”. Condizionamenti materiali e trasmissione documentaria a Roma nell’alto medioevo

CARBONETTI, CRISTINA
2009-01-01

Abstract

Partendo dall’esegesi delle fonti romane altomedievali, il saggio prima restituisce l’immagine di una società che, a partire dall’età di Gregorio Magno e per tutto l’altomedioevo, ha continuato a produrre documentazione scritta e a conservarla con cura, ma che poi non è stata in grado di trasmettere la sua memoria documentaria, condannando all’oblio la maggior parte dei testi prodotti entro la fine del IX secolo, e poi cerca una spiegazione a questa anomala tradizione nel conservatorismo delle pratiche di produzione documentaria che caratterizzarono il sistema cittadino nei primi secoli del medioevo. In particolare mettendo in relazione la mancanza di originali conservati prima della metà del X secolo e la successiva comparsa e immediata crescita in rapida progressione di testi documentari (che costituisce forse l’elemento più singolare e peculiare della tradizione documentaria romana) con il protrarsi dell’uso del papiro come unico o principale supporto scrittorio per testi documentari fino ai primi decenni del X secolo.
2009
Settore M-STO/01 - STORIA MEDIEVALE
Settore M-STO/09 - PALEOGRAFIA
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
Roma altomedievale, papiro, pergamena, documenti altomedievali, produzione documentaria, trasmissione documentaria
Carbonetti, C. (2009). “Sicut inveni in thomo carticineo iam ex magna parte vetustate consumpto exemplavi et scripsi atque a tenebris ad lucem perduxi”. Condizionamenti materiali e trasmissione documentaria a Roma nell’alto medioevo. In C. Braidotti, E. Dettori, E. Lanzillotta (a cura di), Oύ πάν έφήμερον: scritti in memoria di Roberto Pretagostini offerti da Colleghi, Dottori e Dottorandi di ricerca della Facoltà di Lettere e Filosofia (pp. 47-69). Roma : Università di Roma ‘Tor Vergata’ – Dipartimento di Antichità e tradizione classica.
Carbonetti, C
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