Nell’introdurre alla vasta opera di Goethe, la monografia si muove intorno all’idea della consapevole costruzione della figura dell’autore: Goethe promosse la sua fama e personalità di scrittore sia attraverso la testimonianza materiale degli oggetti (case e collezioni) che in una costante attività di scrittura, riscrittura, pubblicazione e ricontestualizzazione dei testi. Dal Werther al Faust, dal Viaggio in Italia fino ai drammi, alle poesie, ai testi scientifici e di estetica, l’autore /collezionista rendeva produttiva la vocazione enciclopedica del suo secolo suggerendo l’idea di un’identità autoriale collettiva (così come la definì negli anni tardi), intesa quale dialogo perenne con i propri testi e con quelli altrui: nel fondare il mito dell’individualità Goethe intendeva alimentare ad un tempo l’istanza collettiva del sapere. Questo colloquio, ricettivo e produttivo insieme, con la cultura dell’epoca è anche alla base di quel trasmigrare delle sfere, dalla letteratura alle scienze alle arti visive, che connota la varietà dell’opera. A delinearsi all’orizzonte è una morfologia autoriale che, nella visione goethiana, raduna le forme dei testi e il loro divenire, sottoponendole a un processo di trasformazione, parte integrante della durata dell’opera.
Catalano, G. (2014). Goethe. Roma : Salerno Editrice.
Goethe
CATALANO, GABRIELLA
2014-01-01
Abstract
Nell’introdurre alla vasta opera di Goethe, la monografia si muove intorno all’idea della consapevole costruzione della figura dell’autore: Goethe promosse la sua fama e personalità di scrittore sia attraverso la testimonianza materiale degli oggetti (case e collezioni) che in una costante attività di scrittura, riscrittura, pubblicazione e ricontestualizzazione dei testi. Dal Werther al Faust, dal Viaggio in Italia fino ai drammi, alle poesie, ai testi scientifici e di estetica, l’autore /collezionista rendeva produttiva la vocazione enciclopedica del suo secolo suggerendo l’idea di un’identità autoriale collettiva (così come la definì negli anni tardi), intesa quale dialogo perenne con i propri testi e con quelli altrui: nel fondare il mito dell’individualità Goethe intendeva alimentare ad un tempo l’istanza collettiva del sapere. Questo colloquio, ricettivo e produttivo insieme, con la cultura dell’epoca è anche alla base di quel trasmigrare delle sfere, dalla letteratura alle scienze alle arti visive, che connota la varietà dell’opera. A delinearsi all’orizzonte è una morfologia autoriale che, nella visione goethiana, raduna le forme dei testi e il loro divenire, sottoponendole a un processo di trasformazione, parte integrante della durata dell’opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.