"Vozdušnye puti" è un breve racconto del 1924, focalizzato apparentemente sulla trasposizione in un tragico contesto postrivoluzionario di stravagantii e a tratti incoerenti dinamiche testuali fondate su agnizione e triangolo amoroso. Questa fabula fumosa ha condotto la stragrande maggioranza degli intepreti a collocare il racconto tra le opere pasternakiane di minor rilievo. L'indagine condotta dimostra invece che la vicenda narrata ha finalità puramente esemplificative e si colloca nella sua interezza in una ben più profonda e cogente dimensione metaletteraria, nella quale Pasternak fa una sorta di riflessione riepilogativa sulla propria arte (sono esplicitamente citate tre precedenti dichiarazioni di poetica), pone in chiarissima relazione l'agnizione a livello d'intreccio con la rivelazione del dono poetico e usa in prosa in modo ludicamente provocatorio un vastissimo campionario degli strumenti poetici fondati sulla metonimia che contraddistinguono la sua ispirazione poetica.
Caramitti, M. (2014). "Vozdušnye puti". Binari in aria e matapoetica autocitazionale nel funambolico universo metonimico di Pasternak. In Marina Ciccarini, Nicoletta Marcialis, Giorgio Ziffer (a cura di), Kesarevo Kesarju. Scritti in onore di Cesare G. De Michelis (pp. 61-70). Firenze : Firenze University Press.
"Vozdušnye puti". Binari in aria e matapoetica autocitazionale nel funambolico universo metonimico di Pasternak
CARAMITTI, MARIO
2014-01-01
Abstract
"Vozdušnye puti" è un breve racconto del 1924, focalizzato apparentemente sulla trasposizione in un tragico contesto postrivoluzionario di stravagantii e a tratti incoerenti dinamiche testuali fondate su agnizione e triangolo amoroso. Questa fabula fumosa ha condotto la stragrande maggioranza degli intepreti a collocare il racconto tra le opere pasternakiane di minor rilievo. L'indagine condotta dimostra invece che la vicenda narrata ha finalità puramente esemplificative e si colloca nella sua interezza in una ben più profonda e cogente dimensione metaletteraria, nella quale Pasternak fa una sorta di riflessione riepilogativa sulla propria arte (sono esplicitamente citate tre precedenti dichiarazioni di poetica), pone in chiarissima relazione l'agnizione a livello d'intreccio con la rivelazione del dono poetico e usa in prosa in modo ludicamente provocatorio un vastissimo campionario degli strumenti poetici fondati sulla metonimia che contraddistinguono la sua ispirazione poetica.File | Dimensione | Formato | |
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