Chlamydophila pneumoniae è un batterio Gram-negative ed intracellulare obbligato, con un ciclo di sviluppo bifasico, in quanto assume due diverse forme: la forma extracellulare infettiva chiamata corpo elementare e la forma intracellulare replicativa chiamata corpo reticolare. C. pneumoniae è l’agente eziologico delle infezioni respiratorie e sembra giocare un ruolo immuno-patogenico nell’aterosclerosi contribuendo all’infiammazione ed instabilità della placca. Le Fosfolipasi D (PLDs) sono enzimi coinvolti nel metabolismo lipidico ed in altri eventi che direttamente o indirettamente agiscono sulla virulenza e la risposta infiammatoria. Per capire meglio il ruolo della PLD di C. pneumoniae (CpPLD) nella biologia cellulare e durante l’infezione, il gene Cppld è stato clonato ed espresso in Escherichia coli e la proteina ricombinante rCpPLD è stata purificata. Questa proteina si è dimostrata molto immunogenica e capace di individuare anticorpi anti-CpPLD di una popolazione generale di soggetti esposti a C. pneumoniae. Esperimenti in vitro di trascrizione genica ed espressione in cellule Hep-2 infettate, ha dimostrato che il gene Cppld è molto espresso all’inizio e alla fine del ciclo di sviluppo della Chlamydia e che la proteina CpPLD è localizzata alla periferia del corpo d’inclusione a 72 ore dall’infezione. Della proteina CpPLD è stata studiata anche l’attività enzimatica. rCpPLD è stata in grado di sintetizzare cardiolipina da 2 molecole di fosfatidil glicerolo, dimostrando di essere un enzima cardiolipina sintetasi. Inoltre, lo scopo di questo studio è stato anche quello di valutare la risposta sierologica alla rCpPLD in pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) ed in sangue di donatori sani. Tutti i sieri esaminati sono stati analizzati per microimmunofluorescenza (MIF). I campioni positivi sono stati categorizzati come soggetti con presuntiva infezione da C. pneumoniae o passata esposizione (solo specifiche IgG) ed infezione cronica (presenza di specifiche IgG e IgA). Nessun siero MIF-negativo ha mostrato anticorpi contro rCpPLD. In soggetti MIF-positivi, anticorpi contro rCpPLD sono stati consistentemente trovati in sieri di pazienti affetti da ACS con un’infezione cronica. In più è stato individuato un epitopo immunodominante P5 (aa 233-252) della proteina CpPLD, il quale reagisce fortemente con sieri di soggetti con ACS. La CpPLD ed il peptide P5 potrebbero essere utilizzati come antigeni per la diagnosi di C. pneumoniae in pazienti ACS con infezione cronica. Questi dati suggeriscono che rCpPLD potrebbe essere utile per futuri studi in merito al ruolo che quest’enzima gioca nella patologia e nella risposta immunitaria all’infezione da C. pneumoniae.
Mancini, F. (2009). Characterization of phospholipase D protein of chlamydophila pneumoniae and immunological response in patients with acute coronary syndromes.
Characterization of phospholipase D protein of chlamydophila pneumoniae and immunological response in patients with acute coronary syndromes
MANCINI, FABIOLA
2009-09-01
Abstract
Chlamydophila pneumoniae è un batterio Gram-negative ed intracellulare obbligato, con un ciclo di sviluppo bifasico, in quanto assume due diverse forme: la forma extracellulare infettiva chiamata corpo elementare e la forma intracellulare replicativa chiamata corpo reticolare. C. pneumoniae è l’agente eziologico delle infezioni respiratorie e sembra giocare un ruolo immuno-patogenico nell’aterosclerosi contribuendo all’infiammazione ed instabilità della placca. Le Fosfolipasi D (PLDs) sono enzimi coinvolti nel metabolismo lipidico ed in altri eventi che direttamente o indirettamente agiscono sulla virulenza e la risposta infiammatoria. Per capire meglio il ruolo della PLD di C. pneumoniae (CpPLD) nella biologia cellulare e durante l’infezione, il gene Cppld è stato clonato ed espresso in Escherichia coli e la proteina ricombinante rCpPLD è stata purificata. Questa proteina si è dimostrata molto immunogenica e capace di individuare anticorpi anti-CpPLD di una popolazione generale di soggetti esposti a C. pneumoniae. Esperimenti in vitro di trascrizione genica ed espressione in cellule Hep-2 infettate, ha dimostrato che il gene Cppld è molto espresso all’inizio e alla fine del ciclo di sviluppo della Chlamydia e che la proteina CpPLD è localizzata alla periferia del corpo d’inclusione a 72 ore dall’infezione. Della proteina CpPLD è stata studiata anche l’attività enzimatica. rCpPLD è stata in grado di sintetizzare cardiolipina da 2 molecole di fosfatidil glicerolo, dimostrando di essere un enzima cardiolipina sintetasi. Inoltre, lo scopo di questo studio è stato anche quello di valutare la risposta sierologica alla rCpPLD in pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) ed in sangue di donatori sani. Tutti i sieri esaminati sono stati analizzati per microimmunofluorescenza (MIF). I campioni positivi sono stati categorizzati come soggetti con presuntiva infezione da C. pneumoniae o passata esposizione (solo specifiche IgG) ed infezione cronica (presenza di specifiche IgG e IgA). Nessun siero MIF-negativo ha mostrato anticorpi contro rCpPLD. In soggetti MIF-positivi, anticorpi contro rCpPLD sono stati consistentemente trovati in sieri di pazienti affetti da ACS con un’infezione cronica. In più è stato individuato un epitopo immunodominante P5 (aa 233-252) della proteina CpPLD, il quale reagisce fortemente con sieri di soggetti con ACS. La CpPLD ed il peptide P5 potrebbero essere utilizzati come antigeni per la diagnosi di C. pneumoniae in pazienti ACS con infezione cronica. Questi dati suggeriscono che rCpPLD potrebbe essere utile per futuri studi in merito al ruolo che quest’enzima gioca nella patologia e nella risposta immunitaria all’infezione da C. pneumoniae.File | Dimensione | Formato | |
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