Il volume analizza la determinazione differenziale della ricchezza, oltre il tradizionale tema dell’inerenza, prendendo in considerazione tutti gli elementi negativi di ricchezza, rilevanti ai fini della tassazione. Il ruolo di tali elementi viene esaminato oltre che in modo sistematico, sotto il duplice punto di vista dell’esigenza di non duplicare la tassazione (evitando di tassare ciò che è stato tassato o che lo sarà in altri tempi o in capo ad altri soggetti) e della necessaria deducibilità dei costi inerenti la produzione del reddito in applicazione del principio di inerenza, criterio cardine per la deducibilità dei costi nel reddito d’impresa ed in quello di lavoro autonomo. Quella esaminata è una determinazione sofisticata della ricchezza che trova la regolamentazione più esaustiva nella disciplina del reddito d’impresa; infatti la tassazione attraverso le aziende rappresenta il punto di osservazione privilegiato dell’indagine compiuta dall’Autrice che si sofferma anche sulla possibile qualificazione giuridica e sui riflessi processuali delle scelte compiute dagli operatori economici in un contesto di diritto amministrativo dei tributi. Gli elementi negativi della ricchezza diventano, così, una delle molteplici chiavi di lettura della determinazione della ricchezza nel diritto amministrativo dei tributi.
Vignoli, A. (2012). La determinazione differenziale della ricchezza ai fini tributari. Roma : Dike giuridica.
La determinazione differenziale della ricchezza ai fini tributari
VIGNOLI, ALESSIA
2012-11-01
Abstract
Il volume analizza la determinazione differenziale della ricchezza, oltre il tradizionale tema dell’inerenza, prendendo in considerazione tutti gli elementi negativi di ricchezza, rilevanti ai fini della tassazione. Il ruolo di tali elementi viene esaminato oltre che in modo sistematico, sotto il duplice punto di vista dell’esigenza di non duplicare la tassazione (evitando di tassare ciò che è stato tassato o che lo sarà in altri tempi o in capo ad altri soggetti) e della necessaria deducibilità dei costi inerenti la produzione del reddito in applicazione del principio di inerenza, criterio cardine per la deducibilità dei costi nel reddito d’impresa ed in quello di lavoro autonomo. Quella esaminata è una determinazione sofisticata della ricchezza che trova la regolamentazione più esaustiva nella disciplina del reddito d’impresa; infatti la tassazione attraverso le aziende rappresenta il punto di osservazione privilegiato dell’indagine compiuta dall’Autrice che si sofferma anche sulla possibile qualificazione giuridica e sui riflessi processuali delle scelte compiute dagli operatori economici in un contesto di diritto amministrativo dei tributi. Gli elementi negativi della ricchezza diventano, così, una delle molteplici chiavi di lettura della determinazione della ricchezza nel diritto amministrativo dei tributi.File | Dimensione | Formato | |
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