Il lavoro affronta, nella prospettiva europea e nazionale, la tematica della “salvaguardia della nazionalità” delle imprese in riferimento ai settori strategici e di interesse nazionale che, in mancanza di una definizione comune, si prestano ad un’interpretazione estensiva che può aumentare negli Stati membri la tentazione di utilizzare con finalità di protezionismo le nozioni medesime. Poiché in seguito alla crisi globale del 2008 è emerso un atteggiamento più clemente nei confronti dell’intervento pubblico spesso chiamato a sopperire ai fallimenti del mercato, ci si propone di valutare i limiti di un intervento che possa considerarsi legittimo nel quadro della normativa europea a tutela del diritto di stabilimento e della concorrenza. Con particolare riferimento al nostro ordinamento, certamente, una significativa intrusione negli ordinari poteri di gestione societaria, come previsti nel diritto comune, si è avuta nelle società operanti nel settore della difesa, dei trasporti, delle telecomunicazioni, delle fonti di energia e degli altri pubblici servizi, attraverso il conferimento allo Stato di poteri discrezionali estremamente ampi volti ad impedire o scoraggiare l’ acquisto di partecipazioni azionarie da parte di investitori esteri o altre operazioni di carattere straordinario annoverabili tra gli strumenti di limitazione o dissuasione degli investimenti diretti. In tale quadro particolare interesse riveste il c.d. decreto golden power, così come le eventuali norme antiscalata inserite negli statuti societari, che alla luce del mutato contesto normativo, quando realmente finalizzati alla salvaguardia di un interesse che possa essere definito strategico, possono assumere una nuova connotazione e possono considerarsi quale mezzo -non solo idoneo ma quasi imprescindibile- per garantire interessi, eterogenei e forse divergenti, ma certamente meritevoli di adeguata tutela.
Magliano, R. (2014). Il labile confine tra tutela degli interessi nazionali e " sviamento protezionistico". DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE.
Il labile confine tra tutela degli interessi nazionali e " sviamento protezionistico"
MAGLIANO, ROSANNA
2014-01-01
Abstract
Il lavoro affronta, nella prospettiva europea e nazionale, la tematica della “salvaguardia della nazionalità” delle imprese in riferimento ai settori strategici e di interesse nazionale che, in mancanza di una definizione comune, si prestano ad un’interpretazione estensiva che può aumentare negli Stati membri la tentazione di utilizzare con finalità di protezionismo le nozioni medesime. Poiché in seguito alla crisi globale del 2008 è emerso un atteggiamento più clemente nei confronti dell’intervento pubblico spesso chiamato a sopperire ai fallimenti del mercato, ci si propone di valutare i limiti di un intervento che possa considerarsi legittimo nel quadro della normativa europea a tutela del diritto di stabilimento e della concorrenza. Con particolare riferimento al nostro ordinamento, certamente, una significativa intrusione negli ordinari poteri di gestione societaria, come previsti nel diritto comune, si è avuta nelle società operanti nel settore della difesa, dei trasporti, delle telecomunicazioni, delle fonti di energia e degli altri pubblici servizi, attraverso il conferimento allo Stato di poteri discrezionali estremamente ampi volti ad impedire o scoraggiare l’ acquisto di partecipazioni azionarie da parte di investitori esteri o altre operazioni di carattere straordinario annoverabili tra gli strumenti di limitazione o dissuasione degli investimenti diretti. In tale quadro particolare interesse riveste il c.d. decreto golden power, così come le eventuali norme antiscalata inserite negli statuti societari, che alla luce del mutato contesto normativo, quando realmente finalizzati alla salvaguardia di un interesse che possa essere definito strategico, possono assumere una nuova connotazione e possono considerarsi quale mezzo -non solo idoneo ma quasi imprescindibile- per garantire interessi, eterogenei e forse divergenti, ma certamente meritevoli di adeguata tutela.File | Dimensione | Formato | |
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