Il diritto pubblico francese, a partire dalla Rivoluzione, fu caratterizzato dal rifiuto di dotarsi di istituzioni e procedure di controllo di costituzionalità della legislazione. La legge, espressione della volontà generale e di un’assemblea legislativa sovrana, fu sottratta a ogni obbligo di rispetto di norme superiori . Il rifiuto del sindacato di costituzionalità delle leggi in Francia, considerato uno dei paradossi della storia costituzionale del Paese, si interruppe solo con l’introduzione del Conseil constitutionnel nella costituzione della V Repubblica del 1958 . Tale organo di natura giurisdizionale avrebbe tardato tuttavia a entrare pienamente in funzione e il suo ruolo di giudice delle leggi si sarebbe sviluppato solo nella prassi a partire dagli anni Settanta. Ancora alla fine degli anni Cinquanta Michel Debré, principale autore della costituzione voluta da Charles de Gaulle, considerava il controllo di costituzionalità come contrario ai principî della tradizione giuridica francese. Se è vero dunque, come è stato ricordato da più parti in dottrina, che la tradizione democratica francese, a partire dal 1789, in materia di garanzia dei diritti non accettò un potere giudiziario inteso come freno a quello legislativo, il progetto di Sieyès dell’anno III e i numerosi altri anche di ambiente democratico-radicale, si allontanarono da questa concezione. Si proposero infatti procedure che appartenevano, sia pure con dei limiti, all’ordine giurisdizionale, contro l’idea dominante che la sola garanzia dei diritti possibile fosse da ricercare nel semplice rapporto tra i poteri.

Fioravanti, M. (2012). Supremazia della costituzione e democrazia. Le origini della giustizia costituzionale nella Francia rivoluzionaria. In F.B. Romano Orrù (a cura di), La giustizia costituzionale in prospettiva storica: matrici, esperienze e modelli, Giornate di Diritto e Storia costituzionale «Atelier 4 luglio - G.G. Floridia» (pp. 111-133). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane.

Supremazia della costituzione e democrazia. Le origini della giustizia costituzionale nella Francia rivoluzionaria

FIORAVANTI, MARCO
2012-01-01

Abstract

Il diritto pubblico francese, a partire dalla Rivoluzione, fu caratterizzato dal rifiuto di dotarsi di istituzioni e procedure di controllo di costituzionalità della legislazione. La legge, espressione della volontà generale e di un’assemblea legislativa sovrana, fu sottratta a ogni obbligo di rispetto di norme superiori . Il rifiuto del sindacato di costituzionalità delle leggi in Francia, considerato uno dei paradossi della storia costituzionale del Paese, si interruppe solo con l’introduzione del Conseil constitutionnel nella costituzione della V Repubblica del 1958 . Tale organo di natura giurisdizionale avrebbe tardato tuttavia a entrare pienamente in funzione e il suo ruolo di giudice delle leggi si sarebbe sviluppato solo nella prassi a partire dagli anni Settanta. Ancora alla fine degli anni Cinquanta Michel Debré, principale autore della costituzione voluta da Charles de Gaulle, considerava il controllo di costituzionalità come contrario ai principî della tradizione giuridica francese. Se è vero dunque, come è stato ricordato da più parti in dottrina, che la tradizione democratica francese, a partire dal 1789, in materia di garanzia dei diritti non accettò un potere giudiziario inteso come freno a quello legislativo, il progetto di Sieyès dell’anno III e i numerosi altri anche di ambiente democratico-radicale, si allontanarono da questa concezione. Si proposero infatti procedure che appartenevano, sia pure con dei limiti, all’ordine giurisdizionale, contro l’idea dominante che la sola garanzia dei diritti possibile fosse da ricercare nel semplice rapporto tra i poteri.
2012
Settore IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Costituzione; Controllo di costituzionalità; Rivoluzione; Democrazia; Joseph-Emmanuel Sieyès;
Fioravanti, M. (2012). Supremazia della costituzione e democrazia. Le origini della giustizia costituzionale nella Francia rivoluzionaria. In F.B. Romano Orrù (a cura di), La giustizia costituzionale in prospettiva storica: matrici, esperienze e modelli, Giornate di Diritto e Storia costituzionale «Atelier 4 luglio - G.G. Floridia» (pp. 111-133). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane.
Fioravanti, M
Contributo in libro
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/100068
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact