On the occasion of his papal coronation, held in Aquila on August 29th 1294 in the basilica of Santa Maria di Collemaggio, Celestine V linked to that place a yearly plenary indulgence - still now in force with the name of 'Perdonanza' - establishing the direct historical and spiritual anticipation of the first Jubilee. With propitiatory purposes, in the text of the bull he prescribed that all the believers should celebrate that day with «hymns and canticles». This precept produced in Aquila, during the next centuries, two different musical traditions, both orally handed down: the laude, mainly connected to the activities of lay confraternities and mendicant orders and here examined also in relation with the outstanding merchant and cultural flows crossing Aquila during the late Middle Ages; the 'soni', that were instrumental pieces performed, at request of the municipality, along the main streets of the town in the eight days before the feast. Despite the lack of primary sources, analysing and comparing such phenomena was possible to dig up interesting excerpts of the original repertory, realizing also a significant relationship between the traditions.

In occasione della sua incoronazione papale, avvenuta nella basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio il 29 agosto 1294, Celestino V legò a quel luogo un'annuale indulgenza plenaria - ancor oggi in vigore sotto il nome di 'Perdonanza' - la quale fu il diretto antecedente storico e spirituale del primo Giubileo. Nel testo della bolla egli prescrisse, a fini propiziatori, che i fedeli celebrassero quella ricorrenza con «inni e cantici». Ciò ha prodotto all'Aquila, nei secoli, due distinte tradizioni musicali, affidate entrambe ai canali dell'oralità: le laude, legate principalmente all'attività delle confraternite e degli ordini mendicanti e qui analizzate anche in rapporto ai cospicui flussi mercantili e culturali che attraversarono la Città nel tardo medioevo; i 'soni', ossia brani di musica strumentale eseguiti, su istanza delle autorità municipali, lungo le principali vie cittadine negli otto giorni antecedenti la festa. Malgrado la mancanza di fonti primarie, l'analisi e il confronto di questi fenomeni ha portato a riesumare interessanti stralci di repertorio, consentendo anche di stabilire un significativo punto di contatto fra le due tradizioni.

Zimei, F. (2009). I «cantici» del Perdono: laude e 'soni' nella devozione aquilana a San Pietro Celestino.

I «cantici» del Perdono: laude e 'soni' nella devozione aquilana a San Pietro Celestino

ZIMEI, FRANCESCO
2009-01-15

Abstract

On the occasion of his papal coronation, held in Aquila on August 29th 1294 in the basilica of Santa Maria di Collemaggio, Celestine V linked to that place a yearly plenary indulgence - still now in force with the name of 'Perdonanza' - establishing the direct historical and spiritual anticipation of the first Jubilee. With propitiatory purposes, in the text of the bull he prescribed that all the believers should celebrate that day with «hymns and canticles». This precept produced in Aquila, during the next centuries, two different musical traditions, both orally handed down: the laude, mainly connected to the activities of lay confraternities and mendicant orders and here examined also in relation with the outstanding merchant and cultural flows crossing Aquila during the late Middle Ages; the 'soni', that were instrumental pieces performed, at request of the municipality, along the main streets of the town in the eight days before the feast. Despite the lack of primary sources, analysing and comparing such phenomena was possible to dig up interesting excerpts of the original repertory, realizing also a significant relationship between the traditions.
15-gen-2009
A.A. 2007/2008
Null
Null
In occasione della sua incoronazione papale, avvenuta nella basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio il 29 agosto 1294, Celestino V legò a quel luogo un'annuale indulgenza plenaria - ancor oggi in vigore sotto il nome di 'Perdonanza' - la quale fu il diretto antecedente storico e spirituale del primo Giubileo. Nel testo della bolla egli prescrisse, a fini propiziatori, che i fedeli celebrassero quella ricorrenza con «inni e cantici». Ciò ha prodotto all'Aquila, nei secoli, due distinte tradizioni musicali, affidate entrambe ai canali dell'oralità: le laude, legate principalmente all'attività delle confraternite e degli ordini mendicanti e qui analizzate anche in rapporto ai cospicui flussi mercantili e culturali che attraversarono la Città nel tardo medioevo; i 'soni', ossia brani di musica strumentale eseguiti, su istanza delle autorità municipali, lungo le principali vie cittadine negli otto giorni antecedenti la festa. Malgrado la mancanza di fonti primarie, l'analisi e il confronto di questi fenomeni ha portato a riesumare interessanti stralci di repertorio, consentendo anche di stabilire un significativo punto di contatto fra le due tradizioni.
Celestino V
L'Aquila
laude
confraternite
soni
tradizione orale
cantasi come
ballate
Settore L-ART/08 - ETNOMUSICOLOGIA
Settore L-ART/07 - MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Italian
Tesi di dottorato
Zimei, F. (2009). I «cantici» del Perdono: laude e 'soni' nella devozione aquilana a San Pietro Celestino.
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