La disfunzione vescico-uretrale rappresenta un importante problema nella pratica medica quotidiana a causa dei disturbi psicologici, i costi sociali e l’elevato impatto sulla qualità di vita. Recentemente, la neuromodulazione sacrale, cioè la stimolazione elettrica dei nervi sacrali, sembra rappresentare un’alternativa nei casi di iperattività vescicale idiomatica resistente alla terapia medica. Il meccanismo di azione è soltanto parzialmente noto, ma sembra coinvolgere la modulazione nel midollo spinale per via della stimolazione degli interneuroni inibitori. La prima tappa è rappresentata da un test di prova (PNE test). Comprende l’applicazione di un elettrodo monopolare temporaneo quale test diagnostico per determinare la sede migliore per l’impianto e per verificare, dopo un periodo di applicazione della neuromodulazione di 7-14 giorni la risposta clinica. Se il test di simulazione è efficace, viene impiantato un elettrodo quadripolare connesso ad un neuromodulatore definitivo. L’iperattività vescicale idiopatica rappresenta la principale indicazione per questa tecnica. I pazienti che hanno le minori probabilità di beneficiare da questa procedura sono coloro con lesioni spinali complete o quasi complete, mentre le lesioni spinali incomplete sembrano rappresentare una potenziale indicazione. Questa tecnica è attualmente indicata anche nei casi di ritenzione cronica non ostruttiva e nella sindrome del dolore pelvico cronico. Quando si effettua la selezione, oltre tre quarti dei pazienti hanno mostrato una risposta clinicamente significativa con una riduzione di almeno 50% nella frequenza di episodi di incontinenza, ma i risultati variano in base alla metodica di valutazione di ciascun Autore. Dal punto di vista economico, l’investimento iniziale per l’apparecchiatura è ammortizzato nel medio termine dalla riduzione dei costi legati alla disfunzione delle basse vie urinarie. Infine, questa tecnica richiede un attento follow-up ed adattamenti dei parametri elettrici per ottimizzare l’equilibrio tra i sistemi neurologici

Agostini, M. (2008). La Neuromodulazione sacrale nelle disfunzioni del pavimento pelvico.

La Neuromodulazione sacrale nelle disfunzioni del pavimento pelvico

AGOSTINI, MASSIMILIANO
2008-10-23

Abstract

La disfunzione vescico-uretrale rappresenta un importante problema nella pratica medica quotidiana a causa dei disturbi psicologici, i costi sociali e l’elevato impatto sulla qualità di vita. Recentemente, la neuromodulazione sacrale, cioè la stimolazione elettrica dei nervi sacrali, sembra rappresentare un’alternativa nei casi di iperattività vescicale idiomatica resistente alla terapia medica. Il meccanismo di azione è soltanto parzialmente noto, ma sembra coinvolgere la modulazione nel midollo spinale per via della stimolazione degli interneuroni inibitori. La prima tappa è rappresentata da un test di prova (PNE test). Comprende l’applicazione di un elettrodo monopolare temporaneo quale test diagnostico per determinare la sede migliore per l’impianto e per verificare, dopo un periodo di applicazione della neuromodulazione di 7-14 giorni la risposta clinica. Se il test di simulazione è efficace, viene impiantato un elettrodo quadripolare connesso ad un neuromodulatore definitivo. L’iperattività vescicale idiopatica rappresenta la principale indicazione per questa tecnica. I pazienti che hanno le minori probabilità di beneficiare da questa procedura sono coloro con lesioni spinali complete o quasi complete, mentre le lesioni spinali incomplete sembrano rappresentare una potenziale indicazione. Questa tecnica è attualmente indicata anche nei casi di ritenzione cronica non ostruttiva e nella sindrome del dolore pelvico cronico. Quando si effettua la selezione, oltre tre quarti dei pazienti hanno mostrato una risposta clinicamente significativa con una riduzione di almeno 50% nella frequenza di episodi di incontinenza, ma i risultati variano in base alla metodica di valutazione di ciascun Autore. Dal punto di vista economico, l’investimento iniziale per l’apparecchiatura è ammortizzato nel medio termine dalla riduzione dei costi legati alla disfunzione delle basse vie urinarie. Infine, questa tecnica richiede un attento follow-up ed adattamenti dei parametri elettrici per ottimizzare l’equilibrio tra i sistemi neurologici
23-ott-2008
A.A. 2007/2008
Terapie avanzate in chirurgia e riabilitazione del pavimento pelvico femminile
20.
vescica neurogenica; terapia di stimolazione elettrica; disfunzione minzionale; incontinenza urinaria da urgenza; ritenzione urinaria
Settore MED/24 - UROLOGIA
Italian
Tesi di dottorato
Agostini, M. (2008). La Neuromodulazione sacrale nelle disfunzioni del pavimento pelvico.
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