These thesis focuses communications Freedom and secrecy in the Italian Constitution. The first chapter analyzes structure and content of the rights covered by art. 15 Constitution, starting from the premise that freedom and secrecy are two separate legal situations. Secondly, it is identified the space protected by the constitutional prevision, isolating the concept of correspondence from the one defined "other forms of communication”, which is equally protected. In this context, it’s highlighted the relationship between art. 15 and art. 21 Constitution, getting to the concept that the first is a species of the second, with the consequent extension "to the communicated thought" of guarantees and limits set for the "expressed thought." The second chapter is about the titularity of communication and secrecy rights, following the subjective limits allowed by Constitution. The third chapter refers to the guarantees provided by the Constitution for the protection of the following rights: the inviolability and the two reserves: the Act of Parliament one and the judiciary one. Furthermore, the thesis tries to identify the ratio of the lack of prevision, by the art. 15 Constitution, of Police direct intervention in case of necessity and urgency, in opposition to other constitutional freedoms provisions. The fourth chapter examines the limitations to the de quibus rights. Starting from the concept of communications freedom and secrecy as individual rights, the study tries to identify the foundation of permitted limits from a constitutional point of view. It in fact distinguishes between those which are directly connected to the art. 15 of the Constitution and those founded on other constitutional dispositions. The fifth chapter deals with the specific issue of intercepted communications, which is considered as a limit to the communications secrecy right. In particular, following the analysis of the existing discipline, the article points to its deficit in terms of guarantees provided against the spread of the contents of intercepted conversations. In the end, the study underlines the special prescription of art. 68 Cost., III paragraph, regarding the interception of the members of Parliament conversations, and its following legislative implementation (Law n° 140/2003). In this regard, the article analyzes the specific issue of legislative protection of the so-called "indirect interception," on the basis of the decision n. 390/2007 issued by the Constitutional Court.

La tesi ha come oggetto la libertà e la segretezza delle comunicazioni nella Costituzione italiana. Il primo capitolo analizza la struttura ed il contenuto dei diritti disciplinati dall’art. 15 Cost., muovendo dal presupposto che libertà e segretezza integrino due distinte situazioni giuridiche soggettive. In secondo luogo si delimita l’ambito materiale tutelato, isolando il concetto di corrispondenza e differenziandolo da quello, parimenti tutelato, di “altre forme di comunicazione”. In quest’ambito, rilevanza autonoma viene data al rapporto tra l’art. 15 e l’art. 21 Cost., arrivando alla conclusione che il primo si ponga in rapporto di specialità rispetto al secondo, con la conseguente estensione “al pensiero comunicato” delle garanzie e dei limiti previsti per il “pensiero manifestato”. Il secondo capitolo si occupa della titolarità dei diritti alla comunicazione ed alla segretezza, prendendo in esame le limitazioni dell’ambito soggettivo di tutela costituzionalmente consentite. Il terzo capitolo attiene la garanzie previste dalla disciplina costituzionale a tutela dei diritti in oggetto: l’inviolabilità, la riserva di legge e la riserva di giurisdizione. Si è cercato, infine, di individuare la ratio della mancata previsione, nell’art. 15 Cost., di poteri d’intervento diretto dell’autorità di pubblica sicurezza, a differenza di quanto previsto in riferimento ad altre libertà costituzionali. Il quarto capitolo esamina il limitazioni ai diritti de quibus. Partendo dalla ricostruzione della libertà e della segretezza delle comunicazioni come diritti individualistici, si individua, a livello costituzionale, il fondamento dei limiti consentiti. A tal fine si distingue tra quelli direttamente riconducibili all’art. 15 Cost. e quelli che trovano in altre norme costituzionali la loro legittimazione. Il quinto capitolo riguarda lo specifico tema delle comunicazioni intercettate, visto, coerentemente rispetto all’impostazione seguita, come limite ad diritto alla segretezza. In particolare, esaminata la disciplina vigente, se ne individuano le carenze in ordine, in particolare, alle garanzie previste contro la diffusione del contenuto delle conversazioni intercettate. Infine, rilievo autonomo è dato allo speciale regime del terzo comma dell’art. 68 in materia di intercettazioni di parlamentari ed all’attuazione legislativa dello stesso, operata dalla l. n. 140 del 2003. In proposito, ci si è soffermati sullo specifico tema della tutela legislativa delle c.d. “intercettazioni indirette”, anche alla luce della sent. n. 390 del 2007 della Corte costituzionale.

Giunta, C. (2008). La libertà e la segretezza delle comunicazioni nella Costituzione italiana.

La libertà e la segretezza delle comunicazioni nella Costituzione italiana

GIUNTA, CONCETTA
2008-10-06

Abstract

These thesis focuses communications Freedom and secrecy in the Italian Constitution. The first chapter analyzes structure and content of the rights covered by art. 15 Constitution, starting from the premise that freedom and secrecy are two separate legal situations. Secondly, it is identified the space protected by the constitutional prevision, isolating the concept of correspondence from the one defined "other forms of communication”, which is equally protected. In this context, it’s highlighted the relationship between art. 15 and art. 21 Constitution, getting to the concept that the first is a species of the second, with the consequent extension "to the communicated thought" of guarantees and limits set for the "expressed thought." The second chapter is about the titularity of communication and secrecy rights, following the subjective limits allowed by Constitution. The third chapter refers to the guarantees provided by the Constitution for the protection of the following rights: the inviolability and the two reserves: the Act of Parliament one and the judiciary one. Furthermore, the thesis tries to identify the ratio of the lack of prevision, by the art. 15 Constitution, of Police direct intervention in case of necessity and urgency, in opposition to other constitutional freedoms provisions. The fourth chapter examines the limitations to the de quibus rights. Starting from the concept of communications freedom and secrecy as individual rights, the study tries to identify the foundation of permitted limits from a constitutional point of view. It in fact distinguishes between those which are directly connected to the art. 15 of the Constitution and those founded on other constitutional dispositions. The fifth chapter deals with the specific issue of intercepted communications, which is considered as a limit to the communications secrecy right. In particular, following the analysis of the existing discipline, the article points to its deficit in terms of guarantees provided against the spread of the contents of intercepted conversations. In the end, the study underlines the special prescription of art. 68 Cost., III paragraph, regarding the interception of the members of Parliament conversations, and its following legislative implementation (Law n° 140/2003). In this regard, the article analyzes the specific issue of legislative protection of the so-called "indirect interception," on the basis of the decision n. 390/2007 issued by the Constitutional Court.
6-ott-2008
2006/2007
Diritto pubblico
20.
La tesi ha come oggetto la libertà e la segretezza delle comunicazioni nella Costituzione italiana. Il primo capitolo analizza la struttura ed il contenuto dei diritti disciplinati dall’art. 15 Cost., muovendo dal presupposto che libertà e segretezza integrino due distinte situazioni giuridiche soggettive. In secondo luogo si delimita l’ambito materiale tutelato, isolando il concetto di corrispondenza e differenziandolo da quello, parimenti tutelato, di “altre forme di comunicazione”. In quest’ambito, rilevanza autonoma viene data al rapporto tra l’art. 15 e l’art. 21 Cost., arrivando alla conclusione che il primo si ponga in rapporto di specialità rispetto al secondo, con la conseguente estensione “al pensiero comunicato” delle garanzie e dei limiti previsti per il “pensiero manifestato”. Il secondo capitolo si occupa della titolarità dei diritti alla comunicazione ed alla segretezza, prendendo in esame le limitazioni dell’ambito soggettivo di tutela costituzionalmente consentite. Il terzo capitolo attiene la garanzie previste dalla disciplina costituzionale a tutela dei diritti in oggetto: l’inviolabilità, la riserva di legge e la riserva di giurisdizione. Si è cercato, infine, di individuare la ratio della mancata previsione, nell’art. 15 Cost., di poteri d’intervento diretto dell’autorità di pubblica sicurezza, a differenza di quanto previsto in riferimento ad altre libertà costituzionali. Il quarto capitolo esamina il limitazioni ai diritti de quibus. Partendo dalla ricostruzione della libertà e della segretezza delle comunicazioni come diritti individualistici, si individua, a livello costituzionale, il fondamento dei limiti consentiti. A tal fine si distingue tra quelli direttamente riconducibili all’art. 15 Cost. e quelli che trovano in altre norme costituzionali la loro legittimazione. Il quinto capitolo riguarda lo specifico tema delle comunicazioni intercettate, visto, coerentemente rispetto all’impostazione seguita, come limite ad diritto alla segretezza. In particolare, esaminata la disciplina vigente, se ne individuano le carenze in ordine, in particolare, alle garanzie previste contro la diffusione del contenuto delle conversazioni intercettate. Infine, rilievo autonomo è dato allo speciale regime del terzo comma dell’art. 68 in materia di intercettazioni di parlamentari ed all’attuazione legislativa dello stesso, operata dalla l. n. 140 del 2003. In proposito, ci si è soffermati sullo specifico tema della tutela legislativa delle c.d. “intercettazioni indirette”, anche alla luce della sent. n. 390 del 2007 della Corte costituzionale.
freedom; secrecy; correspondence; interceptions
libertà; segretezza; comunicazione; corrispondenza; intercettazioni
Settore IUS/08 - DIRITTO COSTITUZIONALE
Italian
Tesi di dottorato
Giunta, C. (2008). La libertà e la segretezza delle comunicazioni nella Costituzione italiana.
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