Con il termine di linfoma cutaneo si intende una proliferazione monoclonale di cellule linfoidi a primitiva insorgenza cutanea. Dopo il tratto gastrointestinale, la cute è il secondo sito più comune di linfomi non–Hodgkin extranodali, con un’incidenza annuale stimata di 1 : 100.000 (2). Il nostro studio ha preso in considerazione pazienti affetti da linfoma primitivo cutaneo a cellule B e a cellule T in stadio avanzato di malattia trattati consecutivamente dal febbraio 2003 a maggio 2008. Lo scopo del nostro studio è stato quello di individuare un protocollo polichemioterapico ciclico, che ci permettesse di raggiungere tre finalità: valutazione dell’efficacia in termini di DFS, OS, PFS mediante l’utilizzo di farmaci con elevata biodisponibilità cutanea e ridotto volume di distribuzione plasmatico, con aumentato assorbimento degli stessi nel tessuto neoplastico; ottenimento di un basso profilo di tossicità (studio di feasibility); raggiungimento della remissione completa, con mantenimento di un adeguato performance status, al fine di avviare il paziente al trapianto allogenico di CSE. Il nostro studio, con i limiti del piccolo numero di pazienti, dell’eterogeneità dei pazienti e del breve periodo di osservazione, dimostra l’efficacia dell’associazione polichemioterapica utilizzata tanto nel trattamento delle lesioni cutanee che nodali dei pazienti affetti da linfoma cutaneo in fase avanzata di malattia determinando un’importante riduzione della massa tumorale. La risposta al trattamento è precoce e l’incidenza è elevata con il 79% di RC.

Rizzo, M. (2008). Uso dell'associazione Doxorubicina liposomiale pegilato-Vinblastina-Bleomicina-Dacarbazina nel trattamento dei linfomi cutanei in stadio avanzato.

Uso dell'associazione Doxorubicina liposomiale pegilato-Vinblastina-Bleomicina-Dacarbazina nel trattamento dei linfomi cutanei in stadio avanzato

RIZZO, MANUELA
2008-09-30

Abstract

Con il termine di linfoma cutaneo si intende una proliferazione monoclonale di cellule linfoidi a primitiva insorgenza cutanea. Dopo il tratto gastrointestinale, la cute è il secondo sito più comune di linfomi non–Hodgkin extranodali, con un’incidenza annuale stimata di 1 : 100.000 (2). Il nostro studio ha preso in considerazione pazienti affetti da linfoma primitivo cutaneo a cellule B e a cellule T in stadio avanzato di malattia trattati consecutivamente dal febbraio 2003 a maggio 2008. Lo scopo del nostro studio è stato quello di individuare un protocollo polichemioterapico ciclico, che ci permettesse di raggiungere tre finalità: valutazione dell’efficacia in termini di DFS, OS, PFS mediante l’utilizzo di farmaci con elevata biodisponibilità cutanea e ridotto volume di distribuzione plasmatico, con aumentato assorbimento degli stessi nel tessuto neoplastico; ottenimento di un basso profilo di tossicità (studio di feasibility); raggiungimento della remissione completa, con mantenimento di un adeguato performance status, al fine di avviare il paziente al trapianto allogenico di CSE. Il nostro studio, con i limiti del piccolo numero di pazienti, dell’eterogeneità dei pazienti e del breve periodo di osservazione, dimostra l’efficacia dell’associazione polichemioterapica utilizzata tanto nel trattamento delle lesioni cutanee che nodali dei pazienti affetti da linfoma cutaneo in fase avanzata di malattia determinando un’importante riduzione della massa tumorale. La risposta al trattamento è precoce e l’incidenza è elevata con il 79% di RC.
30-set-2008
A.A. 2007/2008
Ematologia
20.
linfomi non Hodgkin cutanei
Settore MED/15 - MALATTIE DEL SANGUE
Italian
Tesi di dottorato
Rizzo, M. (2008). Uso dell'associazione Doxorubicina liposomiale pegilato-Vinblastina-Bleomicina-Dacarbazina nel trattamento dei linfomi cutanei in stadio avanzato.
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