The aim of this study was to evaluate the relationship between breastfeeding and post-partum depression. Particularly I want to evaluate the presence of depressive symptoms in the post-partum period at 7 days, 1 month, 3 months, 6 months and 12 months after delivery and the presence of a relationship between those ones and breastfeeding. Materials and Methods The study was realized on a pool of n. 240 patients in pregnancy attending to the Casa di Cura Città di Roma for Prenatal Course in the period between January 2006 and March 2008. Inclusion Criteria: patients in pregnancy between 22 and 34 weeks at the first meeting; maternal age between 20 and 40 years. Exclusion Criteria: pathology of pregnancy, PIH, cronic hypertension, gestational diabetes, preterm labor, fetal patholgy or malformations diagnosed in utero. The first meeting was realized between 22 and 34 weeks of gestation, during the Prenatal Courses. The evaluation of depressive symptoms was realized between 22 and 34 weeks GA, by the administration of the Beck test (BDI) and, after delivery, at 7 days, 1 month, 3 months, 6 months and 1 year, by the administration of the Edinburgh Depression Post-natal Scale (EPDS). Evaluation of breastfeeding was realized at 7 days, 1 month, 3 months, 6 months and 12 months after delivery using the OMS Classification of Infant Feeding. Results The patients were partitioned in two groups: 1° group: group of control: n. 74 patients negative ante partum to the Beck test, and after delivery to the EPDS. 2° group: group of patients positive to the EPDS: n. 88 patients positive to the EPDS at 7 days after delivery, 1 month, 3 months, 6 months and 1 year. The breastfeeding percentage varies between group 1 and group 2. Between the woman of group 1 the pecentage of breastfeeding is major than in group 2, along all the observation period. This result is more evident at 7 days, 1 month, e and 6 months after delivery, while at 1 year the percentage of breastfeeding are the same in the two groups, such as the other feeding modalities. Conclusions The data obtained in this study show that the women positive to the EPDS in the post-partum period have less likelihood to breastfeed their own babies, yet immediately in post-partum. This difference is evident up to 6 months after delivery. The results at 1 year have got to be evaluated carfully because of the poorly numerousness of the campion at 1 year of follow-up. Of major importance is that ,all women at risk of post-partum depression, should be promoted to breastafeed their babies, and should recieve the social supporte to begin and continue the breastfeeding opportunity.

Lo scopo dello studio è stato quello di esaminare la relazione tra allattamento materno e depressione post-partum. In particolare si è voluto indagare sulla presenza di sintomi depressivi nel post-partum a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi dopo il parto ed una eventuale relazione tra questi e l’allattamento materno. Materiali e Metodi. Lo studio è stato condotto su un campione di n. 240 pazienti in gravidanza inviate alla Casa di Cura Città di Roma per la partecipazione ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita nel periodo di tempo compreso tra Gennaio 2006 e Marzo 2008. Criteri di inclusione: pazienti in gravidanza con un’età gestazionale compresa tra la 22a e la 34a settimana al primo incontro; età materna compresa tra 20 e 40 anni. Criteri di esclusione: patologia della gravidanza: ipertensione cronica in gravidanza, PIH, diabete gestazionale, minaccia di parto prematuro, patologie o malformazioni fetali diagnosticate in utero. Il primo incontro è stato effettuato in epoca gestazionale compresa tra la 22a e 34a settimana, durante i corsi di accompagnamento alla nascita. La valutazione della sintomatologia depressiva è stata effettuata in gravidanza tra la 22a e la 34a settimana di gestazione, tramite la somministrazione del questionario di Beck e dopo il parto a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi, mediante la somministrazione della scala di Edinburgh (EPDS). La valutazione dell’allattamento è stata effettuata contestualmente alla somministrazione della scala di Edinburgh a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi. Risultati E’ stata effettuata una selezione delle pazienti in due gruppi: 1° gruppo: gruppo di controllo: n. 74 pazienti risultate negative prima del parto al test di Beck e dopo il parto al questionario di Edinburgh. 2° gruppo: gruppo di pazienti positive al questionario di Edinburgh: n. 88 pazienti risultate positive al questionario di Edinburgh 7 giorni dopo il parto, e mantenutesi tali 1 mese, 3 mesi, 6 mesi ed 1 anno dopo il parto. La percentuale di allattamento varia tra il gruppo 1 (gruppo controllo) e le pazienti del gruppo 2 (positivo allo screening con il questionario di Edinburgh). Tra le donne del gruppo 1 la percentuale di allattamento materno risulta maggiore rispetto alle pazienti che praticano l’allattamento materno nel gruppo 2, lungo tutto il periodo di osservazione del campione: a 7 giorni, 1 mese, tre mesi, 6 mesi, 1 anno. Tale dato risulta particolarmente evidente a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi e 6 mesi, mentre ad un anno le percentuali di allattamento materno tendono a sovrapporsi nei due gruppi, così come le percentuali relative alle altre modalità di allattamento, complementare e artificiale. Conclusioni I dati ottenuti da questo studio pongono l’accento sulla minore percentuale di donne che, positive al test di Edinburgh nel post-partum, riesce sin dall’immediato post-partum stesso ad allattare. Si tratta di una differenza percentuale che si evidenzia nel corso dei diversi mesi di follow-up delle pazienti, rimanendo ben chiara sino a 6 mesi dal parto. Da valutare attentamente sono i risultati ad 1 anno dal parto, quando le percentuali tra i due gruppi si sovrappongono, probabilmente in considerazione della scarsa numerosità del campione ad 1 anno. Si ritiene, inoltre, che tutte le donne esposte al rischio di depressione post-partum dovrebbero essere incoraggiate ad allattare al seno, e dovrebbero avere il sostegno sociale necessario affinché comincino e mantengano un buon rapporto di allattamento.

Brancato, V. (2008). Neuropsicoendocrinologia dell'allattamento: depressione post-partum ed allattamento.

Neuropsicoendocrinologia dell'allattamento: depressione post-partum ed allattamento

BRANCATO, VALERIA
2008-09-09

Abstract

The aim of this study was to evaluate the relationship between breastfeeding and post-partum depression. Particularly I want to evaluate the presence of depressive symptoms in the post-partum period at 7 days, 1 month, 3 months, 6 months and 12 months after delivery and the presence of a relationship between those ones and breastfeeding. Materials and Methods The study was realized on a pool of n. 240 patients in pregnancy attending to the Casa di Cura Città di Roma for Prenatal Course in the period between January 2006 and March 2008. Inclusion Criteria: patients in pregnancy between 22 and 34 weeks at the first meeting; maternal age between 20 and 40 years. Exclusion Criteria: pathology of pregnancy, PIH, cronic hypertension, gestational diabetes, preterm labor, fetal patholgy or malformations diagnosed in utero. The first meeting was realized between 22 and 34 weeks of gestation, during the Prenatal Courses. The evaluation of depressive symptoms was realized between 22 and 34 weeks GA, by the administration of the Beck test (BDI) and, after delivery, at 7 days, 1 month, 3 months, 6 months and 1 year, by the administration of the Edinburgh Depression Post-natal Scale (EPDS). Evaluation of breastfeeding was realized at 7 days, 1 month, 3 months, 6 months and 12 months after delivery using the OMS Classification of Infant Feeding. Results The patients were partitioned in two groups: 1° group: group of control: n. 74 patients negative ante partum to the Beck test, and after delivery to the EPDS. 2° group: group of patients positive to the EPDS: n. 88 patients positive to the EPDS at 7 days after delivery, 1 month, 3 months, 6 months and 1 year. The breastfeeding percentage varies between group 1 and group 2. Between the woman of group 1 the pecentage of breastfeeding is major than in group 2, along all the observation period. This result is more evident at 7 days, 1 month, e and 6 months after delivery, while at 1 year the percentage of breastfeeding are the same in the two groups, such as the other feeding modalities. Conclusions The data obtained in this study show that the women positive to the EPDS in the post-partum period have less likelihood to breastfeed their own babies, yet immediately in post-partum. This difference is evident up to 6 months after delivery. The results at 1 year have got to be evaluated carfully because of the poorly numerousness of the campion at 1 year of follow-up. Of major importance is that ,all women at risk of post-partum depression, should be promoted to breastafeed their babies, and should recieve the social supporte to begin and continue the breastfeeding opportunity.
9-set-2008
A.A. 2007/2008
Neurospicoendocrinologia della riproduzione e sessualità
20.
Lo scopo dello studio è stato quello di esaminare la relazione tra allattamento materno e depressione post-partum. In particolare si è voluto indagare sulla presenza di sintomi depressivi nel post-partum a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi dopo il parto ed una eventuale relazione tra questi e l’allattamento materno. Materiali e Metodi. Lo studio è stato condotto su un campione di n. 240 pazienti in gravidanza inviate alla Casa di Cura Città di Roma per la partecipazione ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita nel periodo di tempo compreso tra Gennaio 2006 e Marzo 2008. Criteri di inclusione: pazienti in gravidanza con un’età gestazionale compresa tra la 22a e la 34a settimana al primo incontro; età materna compresa tra 20 e 40 anni. Criteri di esclusione: patologia della gravidanza: ipertensione cronica in gravidanza, PIH, diabete gestazionale, minaccia di parto prematuro, patologie o malformazioni fetali diagnosticate in utero. Il primo incontro è stato effettuato in epoca gestazionale compresa tra la 22a e 34a settimana, durante i corsi di accompagnamento alla nascita. La valutazione della sintomatologia depressiva è stata effettuata in gravidanza tra la 22a e la 34a settimana di gestazione, tramite la somministrazione del questionario di Beck e dopo il parto a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi, mediante la somministrazione della scala di Edinburgh (EPDS). La valutazione dell’allattamento è stata effettuata contestualmente alla somministrazione della scala di Edinburgh a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi. Risultati E’ stata effettuata una selezione delle pazienti in due gruppi: 1° gruppo: gruppo di controllo: n. 74 pazienti risultate negative prima del parto al test di Beck e dopo il parto al questionario di Edinburgh. 2° gruppo: gruppo di pazienti positive al questionario di Edinburgh: n. 88 pazienti risultate positive al questionario di Edinburgh 7 giorni dopo il parto, e mantenutesi tali 1 mese, 3 mesi, 6 mesi ed 1 anno dopo il parto. La percentuale di allattamento varia tra il gruppo 1 (gruppo controllo) e le pazienti del gruppo 2 (positivo allo screening con il questionario di Edinburgh). Tra le donne del gruppo 1 la percentuale di allattamento materno risulta maggiore rispetto alle pazienti che praticano l’allattamento materno nel gruppo 2, lungo tutto il periodo di osservazione del campione: a 7 giorni, 1 mese, tre mesi, 6 mesi, 1 anno. Tale dato risulta particolarmente evidente a 7 giorni, 1 mese, 3 mesi e 6 mesi, mentre ad un anno le percentuali di allattamento materno tendono a sovrapporsi nei due gruppi, così come le percentuali relative alle altre modalità di allattamento, complementare e artificiale. Conclusioni I dati ottenuti da questo studio pongono l’accento sulla minore percentuale di donne che, positive al test di Edinburgh nel post-partum, riesce sin dall’immediato post-partum stesso ad allattare. Si tratta di una differenza percentuale che si evidenzia nel corso dei diversi mesi di follow-up delle pazienti, rimanendo ben chiara sino a 6 mesi dal parto. Da valutare attentamente sono i risultati ad 1 anno dal parto, quando le percentuali tra i due gruppi si sovrappongono, probabilmente in considerazione della scarsa numerosità del campione ad 1 anno. Si ritiene, inoltre, che tutte le donne esposte al rischio di depressione post-partum dovrebbero essere incoraggiate ad allattare al seno, e dovrebbero avere il sostegno sociale necessario affinché comincino e mantengano un buon rapporto di allattamento.
allattamento; neuropsicoendocrinologia; depressione post-partum
Settore BIO/14 - FARMACOLOGIA
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Casa di Cura Città di Roma
Tesi di dottorato
Brancato, V. (2008). Neuropsicoendocrinologia dell'allattamento: depressione post-partum ed allattamento.
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