Obiettivi- Focalizzare l’attenzione sull’iperdonzia, una tra le più frequenti anomalie dentali di numero, e sull’associazione tra questa e il ritardo di eruzione degli incisivi permanenti. Materiali e metodi - Attraverso l’analisi della letteratura sono state esaminate le varie teorie eziologiche, le diverse classificazioni dei denti soprannumerari e le complicazioni cliniche associate a tale anomalia dentale. Nella maggior parte dei casi un dente soprannumerario nella regione della premaxilla è responsabile di un’alterazione del processo eruttivo degli incisivi permanenti fino a determinarne l’inclusione. Sono stati analizzati i mezzi diagnostici e le opzioni terapeutiche. Risultati e Conclusioni- Una diagnosi precoce, un approccio chirurgico conservativo e un trattamento ortodontico accurato permettono il corretto riposizionamento dell’incisivo permanente. L’insuccesso del trattamento può essere dovuto all’applicazione di forze inappropriate, a un’insufficiente rimozione di osso durante l’intervento chirurgico, all’anchilosi dell’elemento incluso o alla presenza di fattori prognostici negativi.
Paoloni, V., Mucedero, M., Lagana', G., Clementini, M., Cozza, P. (2011). I denti soprannumerari. MONDO ORTODONTICO, 36(5), 184-195.
I denti soprannumerari
LAGANA', GIUSEPPINA;COZZA, PAOLA
2011-01-01
Abstract
Obiettivi- Focalizzare l’attenzione sull’iperdonzia, una tra le più frequenti anomalie dentali di numero, e sull’associazione tra questa e il ritardo di eruzione degli incisivi permanenti. Materiali e metodi - Attraverso l’analisi della letteratura sono state esaminate le varie teorie eziologiche, le diverse classificazioni dei denti soprannumerari e le complicazioni cliniche associate a tale anomalia dentale. Nella maggior parte dei casi un dente soprannumerario nella regione della premaxilla è responsabile di un’alterazione del processo eruttivo degli incisivi permanenti fino a determinarne l’inclusione. Sono stati analizzati i mezzi diagnostici e le opzioni terapeutiche. Risultati e Conclusioni- Una diagnosi precoce, un approccio chirurgico conservativo e un trattamento ortodontico accurato permettono il corretto riposizionamento dell’incisivo permanente. L’insuccesso del trattamento può essere dovuto all’applicazione di forze inappropriate, a un’insufficiente rimozione di osso durante l’intervento chirurgico, all’anchilosi dell’elemento incluso o alla presenza di fattori prognostici negativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.