Recenti studi hanno dimostrato che l’attività della CREB (cAMP responsive element-binding protein) e la CBP (CREB-binding protein) diminuiscono in modelli di corea di Huntington (Steffan et al., 2000; Roaux et al., 2004). È stato osservato che questo effetto può tradursi in un danneggiamento del metabolismo energetico dovuto anche ad una diminuzione dei livelli di cAMP nello striato di questi modelli. È stato anche dimostrato che aumenti dei livelli di CREB fosforilata hanno effetti neuroprotettivi (Lonze et al., 2002). Il gene che codifica per il fattore neurotrofico BDBF è attivato dalla CREB (Lonze e Ginty, 2002). Il rolipram, inibitore della fosfodiesterasi di tipo IV, è capace di indurre un aumento dei livelli di pCREB e BDNF (Fujimaki et al., 2000). È stato dimostrato che questo farmaco ha effetti benefici in condizioni di ischemia. L’obbiettivo di questo studio è stato quello di investigare prima l’espressione della pCREB nella popolazione straiatale in relazione alla loro diversa suscettibilità alla patologia, questi studi sono stati condotti su animali di controllo e modelli sperimentali quali ratti lesionati con acido quinolinico (QA). Il passo successivo è stato studiare gli effetti della somministrazione di rolipram sulla CREB e il BDNF nei topi transgenici R6/2 e nei ratti lesionati con QA. Il nostro studio ha dimostrato che l’attivazione della CREB diminuisce nei neuroni di proiezione e negli interneuroni striatali parvalbuminergici e calretininergici in ratti QA, invece i livelli di pCREB rimanevano stabili negli interneuroni più resistenti, quelli colinergici e somatostatiniergici. Questa ricerca ha anche dimostrato che i topi R6/2 e i ratti lesionati con QA entrambi trattati con rolipram mostravano dei livelli di attivazione di CREB maggiore rispetto al controllo. Anche l’espressione del BDNF aumenta nei topi R6/2. Questi risultati fanno pensare al rolipram come un potenziale approccio terapeutico per la corea di huntington.
Giampà, C. (2008). Effetti della somministrazione di rolipram sull'espressione della pCREB (CAMP response element-binding protein) e del BDNF in modelli animali per lo studio della corea di Huntington.
Effetti della somministrazione di rolipram sull'espressione della pCREB (CAMP response element-binding protein) e del BDNF in modelli animali per lo studio della corea di Huntington
2008-01-28
Abstract
Recenti studi hanno dimostrato che l’attività della CREB (cAMP responsive element-binding protein) e la CBP (CREB-binding protein) diminuiscono in modelli di corea di Huntington (Steffan et al., 2000; Roaux et al., 2004). È stato osservato che questo effetto può tradursi in un danneggiamento del metabolismo energetico dovuto anche ad una diminuzione dei livelli di cAMP nello striato di questi modelli. È stato anche dimostrato che aumenti dei livelli di CREB fosforilata hanno effetti neuroprotettivi (Lonze et al., 2002). Il gene che codifica per il fattore neurotrofico BDBF è attivato dalla CREB (Lonze e Ginty, 2002). Il rolipram, inibitore della fosfodiesterasi di tipo IV, è capace di indurre un aumento dei livelli di pCREB e BDNF (Fujimaki et al., 2000). È stato dimostrato che questo farmaco ha effetti benefici in condizioni di ischemia. L’obbiettivo di questo studio è stato quello di investigare prima l’espressione della pCREB nella popolazione straiatale in relazione alla loro diversa suscettibilità alla patologia, questi studi sono stati condotti su animali di controllo e modelli sperimentali quali ratti lesionati con acido quinolinico (QA). Il passo successivo è stato studiare gli effetti della somministrazione di rolipram sulla CREB e il BDNF nei topi transgenici R6/2 e nei ratti lesionati con QA. Il nostro studio ha dimostrato che l’attivazione della CREB diminuisce nei neuroni di proiezione e negli interneuroni striatali parvalbuminergici e calretininergici in ratti QA, invece i livelli di pCREB rimanevano stabili negli interneuroni più resistenti, quelli colinergici e somatostatiniergici. Questa ricerca ha anche dimostrato che i topi R6/2 e i ratti lesionati con QA entrambi trattati con rolipram mostravano dei livelli di attivazione di CREB maggiore rispetto al controllo. Anche l’espressione del BDNF aumenta nei topi R6/2. Questi risultati fanno pensare al rolipram come un potenziale approccio terapeutico per la corea di huntington.File | Dimensione | Formato | |
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