Dal punto di vista terminologico l’espressione cittadinanza deriva dal latino civitas. Il concetto di cittadinanza esprime il legame tra Stato e cittadino e la condizione giuridica di diritti e doveri che è espressione di questo legame. Lo Stato impone quindi, nei confronti di qualsiasi individuo, delle regole per la concessione o la perdita della cittadinanza. Ma solo attraverso l’analisi storica di questo legame si può realmente comprendere appieno quale sia il reale significato della cittadinanza, l’evoluzione del legame tra cittadino e Stato attraverso la Storia rimodula varie volte questo linkage attraverso un percorso dapprima segnato dalla progressiva perdita della dimensione attiva, che era stata tipica delle polis, a favore di un atteggiamento passivo di sudditanza. Successivamente un lungo e lento cammino, il cui inizio si ravvisa nella rivoluzione francese, porta al riappropriarsi, ad opera degli individui, di quei diritti fondamentali che oggi vengono riconosciuti dagli Stati democratici e dalla Comunità internazionale. E’ proprio attraverso il riconoscimento ed il pieno realizzo dei diritti fondamentali che la cittadinanza trova il suo significato moderno. Sebbene la maggior parte delle norme che disciplinano la cittadinanza siano di natura interna, in quanto poste in essere dagli ordinamenti dei singoli Stati, l’irradiazione esterna dell’istituto è tale da farlo rientrare nell’ordinamento internazionale. Da qui la necessità di delimitare l’ambito del diritto interno e del diritto internazionale, le sovrapposizioni ed i contrasti. Negli ultimi decenni è sempre stato il diritto internazionale a delimitare il diritto interno erodendo, in questo modo, il dominio che fino ad allora era stato di competenza esclusiva degli Stati uti singuli. L’analisi dell’ambito della cittadinanza in ambito internazionale non poteva esulare dallo studio di problematiche quali la cittadinanza plurima e l’apolidia, lo status e la tutela di rifugiato, la successione degli Stati, i diritti umani, la protezione diplomatica, e la nazionalità delle persone giuridiche e la protezione degli investimenti. Infine un nuovo concetto di cittadinanza che esula completamente del legame di un individuo con uno Stato è emerso con l’istituto della cittadinanza europea che per questo viene definita una cittadinanza secondaria che si sovrappone ad una cittadinanza primaria o classica. Da questa nuova cittadinanza scaturiscono tutta una serie di nuovi diritti che si analizzeranno approfonditamente. Poiché tutti questi diritti vengono anche riconosciuti ai residenti di uno degli Stati membri dell’Unione europea, il concetto di cittadinanza è nella sostanza svuotato di gran parte del suo significato rimanendo solamente un elemento formale volto a sottolineare il comune senso d’identità dell’Unione europea. Il concetto classico di cittadinanza sta vivendo una fase di ripensamento, l’affermarsi di obblighi e di garanzie internazionali rivolte agli individui ha definitivamente consolidato l’idea di una tutela dell’individuo avulsa dall’idea di cittadino; l’individuo è dunque il destinatario di diritti fondamentali che lo Stato è tenuto a rispettare. In questo modo si è eroso il dominio riservato dello Stato nei confronti dei propri cittadini e il concetto di cittadinanza si è svuotato di parte del suo significato a favore di una rilevanza, quasi giusnaturalistica, dell’individuo in quanto tale, indipendentemente dai suoi status.

Mariani, C. (2006). Il rilievo della cittadinanza in ambito internazionale e comunitario.

Il rilievo della cittadinanza in ambito internazionale e comunitario

MARIANI, CLAUDIA
2006-05-26

Abstract

Dal punto di vista terminologico l’espressione cittadinanza deriva dal latino civitas. Il concetto di cittadinanza esprime il legame tra Stato e cittadino e la condizione giuridica di diritti e doveri che è espressione di questo legame. Lo Stato impone quindi, nei confronti di qualsiasi individuo, delle regole per la concessione o la perdita della cittadinanza. Ma solo attraverso l’analisi storica di questo legame si può realmente comprendere appieno quale sia il reale significato della cittadinanza, l’evoluzione del legame tra cittadino e Stato attraverso la Storia rimodula varie volte questo linkage attraverso un percorso dapprima segnato dalla progressiva perdita della dimensione attiva, che era stata tipica delle polis, a favore di un atteggiamento passivo di sudditanza. Successivamente un lungo e lento cammino, il cui inizio si ravvisa nella rivoluzione francese, porta al riappropriarsi, ad opera degli individui, di quei diritti fondamentali che oggi vengono riconosciuti dagli Stati democratici e dalla Comunità internazionale. E’ proprio attraverso il riconoscimento ed il pieno realizzo dei diritti fondamentali che la cittadinanza trova il suo significato moderno. Sebbene la maggior parte delle norme che disciplinano la cittadinanza siano di natura interna, in quanto poste in essere dagli ordinamenti dei singoli Stati, l’irradiazione esterna dell’istituto è tale da farlo rientrare nell’ordinamento internazionale. Da qui la necessità di delimitare l’ambito del diritto interno e del diritto internazionale, le sovrapposizioni ed i contrasti. Negli ultimi decenni è sempre stato il diritto internazionale a delimitare il diritto interno erodendo, in questo modo, il dominio che fino ad allora era stato di competenza esclusiva degli Stati uti singuli. L’analisi dell’ambito della cittadinanza in ambito internazionale non poteva esulare dallo studio di problematiche quali la cittadinanza plurima e l’apolidia, lo status e la tutela di rifugiato, la successione degli Stati, i diritti umani, la protezione diplomatica, e la nazionalità delle persone giuridiche e la protezione degli investimenti. Infine un nuovo concetto di cittadinanza che esula completamente del legame di un individuo con uno Stato è emerso con l’istituto della cittadinanza europea che per questo viene definita una cittadinanza secondaria che si sovrappone ad una cittadinanza primaria o classica. Da questa nuova cittadinanza scaturiscono tutta una serie di nuovi diritti che si analizzeranno approfonditamente. Poiché tutti questi diritti vengono anche riconosciuti ai residenti di uno degli Stati membri dell’Unione europea, il concetto di cittadinanza è nella sostanza svuotato di gran parte del suo significato rimanendo solamente un elemento formale volto a sottolineare il comune senso d’identità dell’Unione europea. Il concetto classico di cittadinanza sta vivendo una fase di ripensamento, l’affermarsi di obblighi e di garanzie internazionali rivolte agli individui ha definitivamente consolidato l’idea di una tutela dell’individuo avulsa dall’idea di cittadino; l’individuo è dunque il destinatario di diritti fondamentali che lo Stato è tenuto a rispettare. In questo modo si è eroso il dominio riservato dello Stato nei confronti dei propri cittadini e il concetto di cittadinanza si è svuotato di parte del suo significato a favore di una rilevanza, quasi giusnaturalistica, dell’individuo in quanto tale, indipendentemente dai suoi status.
26-mag-2006
A.A. 2003/2004
Diritto pubblico
17.
Settore IUS/21 - DIRITTO PUBBLICO COMPARATO
Italian
Tesi di dottorato
Mariani, C. (2006). Il rilievo della cittadinanza in ambito internazionale e comunitario.
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