In the context of the reform of the Italian labour law called the "Jobs Act", the legislator, in order to increase competitiveness and facilitate the work-life balance, with the Law of 22 May 2017, n. 81, regulated a new procedure for execution of the employment relationship, called "smart working". This is a new work organisation model that takes place outside of business premises (home, hubor external co-working spaces) and without precise time constraints that requires the use of technological tools such as PCs, smartphones ortablets. Smart working, which is already provided for and regulated by collective bargaining in many sectors, raises some important issues including the introduction of newly conceived rights, such as the "right to logout", and the determination of special procedures for the exercise of management, control and disciplinary powers that must be defined by mutual agreement between the parties and not unilaterally by the employer as instead provided for in traditional employment as referred to in art. 2094 of the Italian Civil Code. The Author seeks to clarify the reasons that make a more comprehensive reform of remote work, and more generally the subject area, increasingly essential and hopes for subsequent legislative interventions aimed at promoting work organisation models based on the use of new technologies, which are able to put the person with his/her expertise and professionalism back at the centre of the production processes and work.

Nell’ambito della riforma del diritto del lavoro italiano denominata “Jobs Act”, il legislatore, al fine di incrementare la competitività ed agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la l. 22 maggio 2017, n. 81, ha disciplinato una nuova modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, denominata “lavoro agile”, già nota come “smart working”. Si tratta di un nuovo modello di organizzazione del lavoro che si svolge all’esterno dei locali aziendali (casa, hub o spazi di coworking esterni) e senza precisi vincoli di orario e che prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici come p.c., smartphone o tablet. Il lavoro agile, in molti settori già previsto e regolato dalla contrattazione collettiva, pone alcune rilevanti questioni, tra cui l’introduzione di diritti di nuova concezione, come il “diritto alla disconnessione”, e la determinazione di speciali modalità di esercizio dei poteri direttivo, di controllo e disciplinare che devono essere definite di comune accordo tra le parti e non in modo unilaterale da parte del datore di lavoro, così come si prevede invece nel lavoro subordinato tradizionale di cui all’art. 2094 c.c. L’A. cerca di chiarire le ragioni che rendono sempre più imprescindibile una riforma più complessiva del lavoro a distanza e più in generale della materia ed auspica successivi interventi legislativi volti a promuovere modelli di organizzazione del lavoro basati sull’impiego di nuove tecnologie, che siano in grado di rimettere la persona con le sue competenze e professionalità al centro dei processi produttivi e del lavoro.

Sciotti, R. (2017). Il lavoro agile e la sua specialità. RIVISTA DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI, 104(3/2017), 355-414.

Il lavoro agile e la sua specialità

Sciotti, R
2017-01-01

Abstract

In the context of the reform of the Italian labour law called the "Jobs Act", the legislator, in order to increase competitiveness and facilitate the work-life balance, with the Law of 22 May 2017, n. 81, regulated a new procedure for execution of the employment relationship, called "smart working". This is a new work organisation model that takes place outside of business premises (home, hubor external co-working spaces) and without precise time constraints that requires the use of technological tools such as PCs, smartphones ortablets. Smart working, which is already provided for and regulated by collective bargaining in many sectors, raises some important issues including the introduction of newly conceived rights, such as the "right to logout", and the determination of special procedures for the exercise of management, control and disciplinary powers that must be defined by mutual agreement between the parties and not unilaterally by the employer as instead provided for in traditional employment as referred to in art. 2094 of the Italian Civil Code. The Author seeks to clarify the reasons that make a more comprehensive reform of remote work, and more generally the subject area, increasingly essential and hopes for subsequent legislative interventions aimed at promoting work organisation models based on the use of new technologies, which are able to put the person with his/her expertise and professionalism back at the centre of the production processes and work.
2017
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore IUS/07 - DIRITTO DEL LAVORO
Italian
Nell’ambito della riforma del diritto del lavoro italiano denominata “Jobs Act”, il legislatore, al fine di incrementare la competitività ed agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la l. 22 maggio 2017, n. 81, ha disciplinato una nuova modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, denominata “lavoro agile”, già nota come “smart working”. Si tratta di un nuovo modello di organizzazione del lavoro che si svolge all’esterno dei locali aziendali (casa, hub o spazi di coworking esterni) e senza precisi vincoli di orario e che prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici come p.c., smartphone o tablet. Il lavoro agile, in molti settori già previsto e regolato dalla contrattazione collettiva, pone alcune rilevanti questioni, tra cui l’introduzione di diritti di nuova concezione, come il “diritto alla disconnessione”, e la determinazione di speciali modalità di esercizio dei poteri direttivo, di controllo e disciplinare che devono essere definite di comune accordo tra le parti e non in modo unilaterale da parte del datore di lavoro, così come si prevede invece nel lavoro subordinato tradizionale di cui all’art. 2094 c.c. L’A. cerca di chiarire le ragioni che rendono sempre più imprescindibile una riforma più complessiva del lavoro a distanza e più in generale della materia ed auspica successivi interventi legislativi volti a promuovere modelli di organizzazione del lavoro basati sull’impiego di nuove tecnologie, che siano in grado di rimettere la persona con le sue competenze e professionalità al centro dei processi produttivi e del lavoro.
smart working; remote work; right to logout
lavoro agile; lavoro a distanza; diritto alla disconnessione
Sciotti, R. (2017). Il lavoro agile e la sua specialità. RIVISTA DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI, 104(3/2017), 355-414.
Sciotti, R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/199241
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