The Micula case shows the emergence of conflicts between supranational regulatory regimes. In such case, two investors – born in Romania, but of Swedish nationality – claimed that Romania’s revocation of certain economic incentives was in breach of the Bilateral Investment Treaty (BIT) between Sweden and Romania, and in particular of the clause of the fair and equitable treatment clause (FET) of investments. The revocation of the economic incentives was grounded on Romania’s accession to the EU in 2004, and hence the need to respect the non discrimination principle and EU rules on State aid. On the one hand, in the Micula case the conflict of the right to regulate of the State and legitimate expectations of the investors emerge. On the other hand, the case is emblematic of the conflict between international investment law and EU law. Pending the CJEU’s judgment on the Commission’s decision, according to which the payment of the damages to the Micula brothers in execution of the arbitral award condemning Romania for breaching the BIT would constitute a State aid under EU rules, the article suggests possible techniques to accommodate such conflicts.

Mentre il numero di trattati bilaterali di investimento (BIT) conclusi dagli originari Stati membri dell’Ue era limitato, nel corso degli anni Novanta numerosi Paesi dell'ex blocco sovietico hanno concluso una pluralità di accordi: con la loro adesione, nel decennio successivo, all'Unione europea, il rischio di collisione tra diritto internazionale degli investimenti e il diritto europeo — in particolare, la disciplina degli aiuti di Stato e il principio di non discriminazione — è aumentato in maniera esponenziale. La vicenda dei fratelli Micula — investitori (di origine rumena, ma) di cittadinanza svedese, che, vedendo revocare le agevolazioni di cui godevano a seguito dell'adesione della Romania all'UE e della conseguente applicazione della normativa sugli aiuti di Stato, hanno lamentato la violazione del BIT concluso tra la Romania e la Svezia e si sono rivolti ad un tribunale arbitrale istituito sotto l'egida dell'International Centre for Settlement of Investment Disputes (ICSID)— è emblematica di tale contrasto. Il primo conflitto, da cui prende le mosse la vicenda, è quello tra il legittimo affidamento dei fratelli Micula sulla stabilità del quadro regolatorio rumeno e in particolare degli incentivi a loro accordati, e il right to regulate della Romania. Il secondo è il conflitto tra le regole europee in materia di aiuti di Stato e diritto degli investimenti.

De Bellis, M. (2017). Regimi giuridici ultrastatali e conflitti: il caso della tutela degli investimenti. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO.

Regimi giuridici ultrastatali e conflitti: il caso della tutela degli investimenti

De Bellis, M
2017-01-01

Abstract

The Micula case shows the emergence of conflicts between supranational regulatory regimes. In such case, two investors – born in Romania, but of Swedish nationality – claimed that Romania’s revocation of certain economic incentives was in breach of the Bilateral Investment Treaty (BIT) between Sweden and Romania, and in particular of the clause of the fair and equitable treatment clause (FET) of investments. The revocation of the economic incentives was grounded on Romania’s accession to the EU in 2004, and hence the need to respect the non discrimination principle and EU rules on State aid. On the one hand, in the Micula case the conflict of the right to regulate of the State and legitimate expectations of the investors emerge. On the other hand, the case is emblematic of the conflict between international investment law and EU law. Pending the CJEU’s judgment on the Commission’s decision, according to which the payment of the damages to the Micula brothers in execution of the arbitral award condemning Romania for breaching the BIT would constitute a State aid under EU rules, the article suggests possible techniques to accommodate such conflicts.
2017
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
Italian
Mentre il numero di trattati bilaterali di investimento (BIT) conclusi dagli originari Stati membri dell’Ue era limitato, nel corso degli anni Novanta numerosi Paesi dell'ex blocco sovietico hanno concluso una pluralità di accordi: con la loro adesione, nel decennio successivo, all'Unione europea, il rischio di collisione tra diritto internazionale degli investimenti e il diritto europeo — in particolare, la disciplina degli aiuti di Stato e il principio di non discriminazione — è aumentato in maniera esponenziale. La vicenda dei fratelli Micula — investitori (di origine rumena, ma) di cittadinanza svedese, che, vedendo revocare le agevolazioni di cui godevano a seguito dell'adesione della Romania all'UE e della conseguente applicazione della normativa sugli aiuti di Stato, hanno lamentato la violazione del BIT concluso tra la Romania e la Svezia e si sono rivolti ad un tribunale arbitrale istituito sotto l'egida dell'International Centre for Settlement of Investment Disputes (ICSID)— è emblematica di tale contrasto. Il primo conflitto, da cui prende le mosse la vicenda, è quello tra il legittimo affidamento dei fratelli Micula sulla stabilità del quadro regolatorio rumeno e in particolare degli incentivi a loro accordati, e il right to regulate della Romania. Il secondo è il conflitto tra le regole europee in materia di aiuti di Stato e diritto degli investimenti.
investment law
global administrative law
legittimo affidamento
De Bellis, M. (2017). Regimi giuridici ultrastatali e conflitti: il caso della tutela degli investimenti. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO.
De Bellis, M
Articolo su rivista
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