Nowadays, migration flows exert pressure on Countries that receive them and are sufficient to overcome the restrictions that they impose on this phenomenon. Besides legal, there is also illegal, clandestine immigration. In particular, it is referred to the sad phenomenon of illegal landings in the past five years, which has led to the intensification of the debate in Europe around the theme of security and border protection, protection of the Schengen area and migration issues. The debate involves more disciplinary aspects such as international and EU law, constitutional law, substantive and procedural criminal law, maritime law and administrative law. By analyzing the Montego Bay Convention 1982 regarding the Law of the Sea on intervention powers reserved to Flag States and those delegated to warships and ships in governmental service, and further ahead, by analyzing national regulations and international law related to discipline and tackle against illegal immigration by sea. Finally, legal and administrative tools provided by Italian legislation on combating/tackling illegal immigration by sea were analyzed. The research reaches its conclusion with a case described by law “iure condendo”, introducing an article of the UNCLOS and the recast of Article 110 of the aforementioned Convention, in order to fill-in the gap which currently “ties-up the hands” of those States that are mainly involved with illegal immigration by sea.

I flussi migratori esercitano oggi una pressione sugli Stati che li ricevono tale da superare le restrizioni che questi impongono a tale fenomeno. Accanto all’immigrazione legale, c’è anche quella illegale, clandestina. Si fa riferimento, in particolare, al triste fenomeno degli sbarchi irregolari degli ultimi cinque anni, che hanno comportato l’intensificarsi in Europa del dibattito intorno al tema della sicurezza e della protezione dei confini, della tutela dell’area Schengen e delle questioni migratorie. Il dibattito conivolge più aspetti disciplinati da diverse branche del diritto, quale il diritto internazionale e comunitario, il diritto costituzionale, il diritto penale sostanziale e processuale, il diritto della navigazione e il diritto amministrativo. Nel lavoro in questione si è partiti dall’anialisi dalla Convenzione di Montego Bay del 1982 sul diritto del mare in materia di poteri d’intervento riservati agli Stati di bandiera e su quelli demandati alle navi da guerra ed alle navi in servizio governativo, e successivamente si è passati all’analisi della normativa nazionale e della giurisprudenza nazionale ed internazionale in materia di disciplina e contrasto all’immigrazione clandestina per via marittima. In ultimo si sono analizzati gli strumenti giuridici ed amministrativi previsti dall’ordinamento italiano in materia di contrasto dell’immigrazione clandestina per via marittima. La ricerca si chiude con un’ipotesi, de iure condendo, di introduzione di un articolo alla Convenzione di Montego Bay e di riscrittura dell’articolo 110 della medesima, al fine di colmare la lacuna che attualmente lega, e non poco, le mani agli Stati maggiormente interessati al fenomeno dell’immigrazione clandestina via mare.

(2010). La disciplina giuridica transnazionale dell’immigrazione clandestina via mare: poteri di law enforcement e proposte de iure condendo.

La disciplina giuridica transnazionale dell’immigrazione clandestina via mare: poteri di law enforcement e proposte de iure condendo

SALAMONE, LUCA VINCENZO MARIA
2010-07-01

Abstract

Nowadays, migration flows exert pressure on Countries that receive them and are sufficient to overcome the restrictions that they impose on this phenomenon. Besides legal, there is also illegal, clandestine immigration. In particular, it is referred to the sad phenomenon of illegal landings in the past five years, which has led to the intensification of the debate in Europe around the theme of security and border protection, protection of the Schengen area and migration issues. The debate involves more disciplinary aspects such as international and EU law, constitutional law, substantive and procedural criminal law, maritime law and administrative law. By analyzing the Montego Bay Convention 1982 regarding the Law of the Sea on intervention powers reserved to Flag States and those delegated to warships and ships in governmental service, and further ahead, by analyzing national regulations and international law related to discipline and tackle against illegal immigration by sea. Finally, legal and administrative tools provided by Italian legislation on combating/tackling illegal immigration by sea were analyzed. The research reaches its conclusion with a case described by law “iure condendo”, introducing an article of the UNCLOS and the recast of Article 110 of the aforementioned Convention, in order to fill-in the gap which currently “ties-up the hands” of those States that are mainly involved with illegal immigration by sea.
1-lug-2010
A.A.2009/2010
Diritto pubblico
22. ciclo
I flussi migratori esercitano oggi una pressione sugli Stati che li ricevono tale da superare le restrizioni che questi impongono a tale fenomeno. Accanto all’immigrazione legale, c’è anche quella illegale, clandestina. Si fa riferimento, in particolare, al triste fenomeno degli sbarchi irregolari degli ultimi cinque anni, che hanno comportato l’intensificarsi in Europa del dibattito intorno al tema della sicurezza e della protezione dei confini, della tutela dell’area Schengen e delle questioni migratorie. Il dibattito conivolge più aspetti disciplinati da diverse branche del diritto, quale il diritto internazionale e comunitario, il diritto costituzionale, il diritto penale sostanziale e processuale, il diritto della navigazione e il diritto amministrativo. Nel lavoro in questione si è partiti dall’anialisi dalla Convenzione di Montego Bay del 1982 sul diritto del mare in materia di poteri d’intervento riservati agli Stati di bandiera e su quelli demandati alle navi da guerra ed alle navi in servizio governativo, e successivamente si è passati all’analisi della normativa nazionale e della giurisprudenza nazionale ed internazionale in materia di disciplina e contrasto all’immigrazione clandestina per via marittima. In ultimo si sono analizzati gli strumenti giuridici ed amministrativi previsti dall’ordinamento italiano in materia di contrasto dell’immigrazione clandestina per via marittima. La ricerca si chiude con un’ipotesi, de iure condendo, di introduzione di un articolo alla Convenzione di Montego Bay e di riscrittura dell’articolo 110 della medesima, al fine di colmare la lacuna che attualmente lega, e non poco, le mani agli Stati maggiormente interessati al fenomeno dell’immigrazione clandestina via mare.
immigrazione clandestina
Settore IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE
Italian
Tesi di dottorato
(2010). La disciplina giuridica transnazionale dell’immigrazione clandestina via mare: poteri di law enforcement e proposte de iure condendo.
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