Histologic diagnosis in forensic context it's often hampered by autolysis and putrefaction. Specimens from autopsies performed on exhumed cadavers or on bodies in advanced state of decomposition render recognition of pathological alterations quite difficult. Moreover tissue decomposition can sometimes simulates non-existent histopathological processes. In forensic pathology practice it is common to encounter heavily putrefied bodies. In these cases to prove the possible presence of an acute myocardial infarction as the cause of death is very important. Moreover, the appearance of myocardial ischemia can be masked or even imitated by autolysis and putrefaction. The use of hematoxylin-eosin (HE) stain is not sufficient to investigate decomposed myocardial tissue. The use of histochemical techniques could help in the histopathological analysis of this type of material to increase the diagnostic specificity. The purpose of this research is the evaluation of the efficacy of histochemical stains to identify ischemic areas in the putrefied myocardial tissue. Heart tissue specimens was taken from eight cases of macroscopically evident acute myocardial infarction (AMI) during diagnostic autopsies. Specimens was obtained from an area containing ischemic and non-ischemic myocardium. One tissue fragment was immediately fixed in a 10% buffered formalin and used as control. Specimens from AMI were placed in an open case and stored at controlled room temperature, ranging between 16 °C and 20 °C. At time interval of 15 and 30 days of putrefaction the samples of AMI tissues were fixed 42 hours in 10% formalin, processed and embedded in paraffin. Sections of 4µ were cut from paraffin blocks and stained with standard HE and Mallory trichrome stain. Preliminary results showed in all cases: after 15 days of putrefaction HE stains was no longer able to detect AMI areas. Instead, after 30 days of decomposition, Mallory trichrome showed strongly positive staining of non-ischemic cardiac fibers (red colored), while ischemic myocardium was very less intense.

La diagnosi istologica nel contesto forense è spesso ostacolata da autolisi e putrefazione. I campioni da autopsie eseguite su cadaveri esumati o su corpi in avanzato stato di decomposizione rendono il riconoscimento di alterazioni patologiche piuttosto difficile. Inoltre il tessuto in decomposizione a volte può simulare processi istopatologici inesistenti. In pratica, nella patologia forense è comune incontrare corpi putrefatti pesantemente. In questi casi dimostrare la possibile presenza di un infarto miocardico acuto come causa della morte è molto importante. Inoltre, la comparsa di ischemia miocardica può essere mascherata o anche imitata da autolisi e putrefazione. L'uso del colorante ematossilina-eosina (HE) non è sufficiente per indagare il tessuto miocardico decomposto. L'uso di tecniche istochimiche potrebbe aiutare nell'analisi istopatologica di questo tipo di materiale per aumentare la specificità diagnostica. Lo scopo di questa ricerca è la valutazione dell'efficacia di coloranti istochimici per identificare le aree ischemiche del tessuto miocardico putrefatto. Sono stati presi campioni di tessuto cardiaco da otto casi di infarto miocardico acuto (IMA) macroscopicamente evidente durante le autopsie diagnostiche. I campioni sono stati ottenuti da una zona contenente miocardio ischemico e non-ischemico. Un frammento di tessuto è stato immediatamente fissato in formalina tamponata al 10% e utilizzato come controllo. I campioni da AMI sono stati collocati in un contenitore aperto e conservati a temperatura ambiente controllata, compresa tra 16° C e 20° C. A intervalli di tempo di 15 e 30 giorni di putrefazione dei campioni di tessuti AMI sono stati fissati 42 ore in formalina al 10%, trattati e inclusi in paraffina. Le sezioni di 4μ sono state tagliate da blocchi di paraffina e colorate con lo standard HE e il colorante Mallory tricromico. I risultati preliminari hanno mostrato in tutti i casi: dopo 15 giorni di putrefazione il colorante HE non era più in grado di rilevare le aree AMI. Invece, dopo 30 giorni di decomposizione, la Mallory tricromica ha mostrato una colorazione fortemente decisa di fibre cardiache non ischemiche (colorate di rosso), mentre il miocardio ischemico era molto meno intenso.

De Dominicis, E., Marella, G., Arcudi, G., Marsella, L.t. (2016). Histochemical study of myocardial ischaemic tissue in advanced putrefaction: preliminary results. MICROSCOPIE, 13(2), 41.

Histochemical study of myocardial ischaemic tissue in advanced putrefaction: preliminary results

ARCUDI, GIOVANNI;MARSELLA, LUIGI TONINO
2016-01-01

Abstract

Histologic diagnosis in forensic context it's often hampered by autolysis and putrefaction. Specimens from autopsies performed on exhumed cadavers or on bodies in advanced state of decomposition render recognition of pathological alterations quite difficult. Moreover tissue decomposition can sometimes simulates non-existent histopathological processes. In forensic pathology practice it is common to encounter heavily putrefied bodies. In these cases to prove the possible presence of an acute myocardial infarction as the cause of death is very important. Moreover, the appearance of myocardial ischemia can be masked or even imitated by autolysis and putrefaction. The use of hematoxylin-eosin (HE) stain is not sufficient to investigate decomposed myocardial tissue. The use of histochemical techniques could help in the histopathological analysis of this type of material to increase the diagnostic specificity. The purpose of this research is the evaluation of the efficacy of histochemical stains to identify ischemic areas in the putrefied myocardial tissue. Heart tissue specimens was taken from eight cases of macroscopically evident acute myocardial infarction (AMI) during diagnostic autopsies. Specimens was obtained from an area containing ischemic and non-ischemic myocardium. One tissue fragment was immediately fixed in a 10% buffered formalin and used as control. Specimens from AMI were placed in an open case and stored at controlled room temperature, ranging between 16 °C and 20 °C. At time interval of 15 and 30 days of putrefaction the samples of AMI tissues were fixed 42 hours in 10% formalin, processed and embedded in paraffin. Sections of 4µ were cut from paraffin blocks and stained with standard HE and Mallory trichrome stain. Preliminary results showed in all cases: after 15 days of putrefaction HE stains was no longer able to detect AMI areas. Instead, after 30 days of decomposition, Mallory trichrome showed strongly positive staining of non-ischemic cardiac fibers (red colored), while ischemic myocardium was very less intense.
2016
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Nessuno
Settore MED/43 - MEDICINA LEGALE
English
La diagnosi istologica nel contesto forense è spesso ostacolata da autolisi e putrefazione. I campioni da autopsie eseguite su cadaveri esumati o su corpi in avanzato stato di decomposizione rendono il riconoscimento di alterazioni patologiche piuttosto difficile. Inoltre il tessuto in decomposizione a volte può simulare processi istopatologici inesistenti. In pratica, nella patologia forense è comune incontrare corpi putrefatti pesantemente. In questi casi dimostrare la possibile presenza di un infarto miocardico acuto come causa della morte è molto importante. Inoltre, la comparsa di ischemia miocardica può essere mascherata o anche imitata da autolisi e putrefazione. L'uso del colorante ematossilina-eosina (HE) non è sufficiente per indagare il tessuto miocardico decomposto. L'uso di tecniche istochimiche potrebbe aiutare nell'analisi istopatologica di questo tipo di materiale per aumentare la specificità diagnostica. Lo scopo di questa ricerca è la valutazione dell'efficacia di coloranti istochimici per identificare le aree ischemiche del tessuto miocardico putrefatto. Sono stati presi campioni di tessuto cardiaco da otto casi di infarto miocardico acuto (IMA) macroscopicamente evidente durante le autopsie diagnostiche. I campioni sono stati ottenuti da una zona contenente miocardio ischemico e non-ischemico. Un frammento di tessuto è stato immediatamente fissato in formalina tamponata al 10% e utilizzato come controllo. I campioni da AMI sono stati collocati in un contenitore aperto e conservati a temperatura ambiente controllata, compresa tra 16° C e 20° C. A intervalli di tempo di 15 e 30 giorni di putrefazione dei campioni di tessuti AMI sono stati fissati 42 ore in formalina al 10%, trattati e inclusi in paraffina. Le sezioni di 4μ sono state tagliate da blocchi di paraffina e colorate con lo standard HE e il colorante Mallory tricromico. I risultati preliminari hanno mostrato in tutti i casi: dopo 15 giorni di putrefazione il colorante HE non era più in grado di rilevare le aree AMI. Invece, dopo 30 giorni di decomposizione, la Mallory tricromica ha mostrato una colorazione fortemente decisa di fibre cardiache non ischemiche (colorate di rosso), mentre il miocardio ischemico era molto meno intenso.
Histologic diagnosis; autolysis; putrefaction; decomposition; acute myocardial infarction (AMI); myocardial ischemia; hematoxylin-eosin (HE) stain; Mallory trichrome stain
Diagnosi istologica; autolisi; putrefazione; decomposizione; infarto miocardico acuto (IMA); ischemia miocardica; colorante ematossilina-eosina (HE); colorante Mallory tricromico
De Dominicis, E., Marella, G., Arcudi, G., Marsella, L.t. (2016). Histochemical study of myocardial ischaemic tissue in advanced putrefaction: preliminary results. MICROSCOPIE, 13(2), 41.
De Dominicis, E; Marella, G; Arcudi, G; Marsella, Lt
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