Questo volume di Pietro Pozzaglia affronta un tema di grande rilievo giuridico e sociale, poichè la rarefazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali coinvolge non solo delicate questioni di interpretazione e sistemazione della relativa disciplina legale e collettiva/amministrativa, ma tocca un punto nevralgico del contemperamento tra il diritto di sciopero e i diritti degli utenti. Si tratta di un tipico conflitto interno alla "classe" dei lavoratori, secondo l'efficace immagine di Kahn Freund per cui la medesima persona indossa di volta in volta la maschera di lavoratore o quella di utente. Un ragionevole bilanciamento delle due posizioni può venire solo in funzione del superiore interesse generale, ora di grande attualità nella crisi economica e dei debiti sovrani, ma già tornato alla ribalta proprio con la disciplina dello sciopero nei servizi essenziali. La rarefazione degli scioperi, come risulta dallo stesso titolo del libro, mette alla prova sopratutto il pluralismo sindacale, sicché l'approfondito esame dei problemi della rarefazione e delle soluzioni fornite dall' autonomia collettiva e dalla Commissione di garanzia costituisce una prospettiva particolarmente interessante per lo studio sistematico della libertà sindacale e dei suoi limiti. Nella trattazione della tematica, l’autore ripercorre le principali prospettazioni dottrinali e posizioni giurisprudenziali in materia di rappresentatività sindacale e titolarità del diritto di sciopero con costante tendenza, su entrambe le tematiche, alla ricerca di soluzione personali e, in talune circoscritte ipotesi, de jure condendo non estranee ai più recenti percorsi dottrinali (come con riguardo alla opportunità di inserire nel testo della legge 146/90 una regola sulla comunicazione di adesione preventiva individuale allo sciopero)
Pozzaglia, P. (2012). La rarefazione degli scioperi nel pluralismo sindacale. Torino : Giappichelli.
La rarefazione degli scioperi nel pluralismo sindacale
POZZAGLIA, PIETRO
2012-12-01
Abstract
Questo volume di Pietro Pozzaglia affronta un tema di grande rilievo giuridico e sociale, poichè la rarefazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali coinvolge non solo delicate questioni di interpretazione e sistemazione della relativa disciplina legale e collettiva/amministrativa, ma tocca un punto nevralgico del contemperamento tra il diritto di sciopero e i diritti degli utenti. Si tratta di un tipico conflitto interno alla "classe" dei lavoratori, secondo l'efficace immagine di Kahn Freund per cui la medesima persona indossa di volta in volta la maschera di lavoratore o quella di utente. Un ragionevole bilanciamento delle due posizioni può venire solo in funzione del superiore interesse generale, ora di grande attualità nella crisi economica e dei debiti sovrani, ma già tornato alla ribalta proprio con la disciplina dello sciopero nei servizi essenziali. La rarefazione degli scioperi, come risulta dallo stesso titolo del libro, mette alla prova sopratutto il pluralismo sindacale, sicché l'approfondito esame dei problemi della rarefazione e delle soluzioni fornite dall' autonomia collettiva e dalla Commissione di garanzia costituisce una prospettiva particolarmente interessante per lo studio sistematico della libertà sindacale e dei suoi limiti. Nella trattazione della tematica, l’autore ripercorre le principali prospettazioni dottrinali e posizioni giurisprudenziali in materia di rappresentatività sindacale e titolarità del diritto di sciopero con costante tendenza, su entrambe le tematiche, alla ricerca di soluzione personali e, in talune circoscritte ipotesi, de jure condendo non estranee ai più recenti percorsi dottrinali (come con riguardo alla opportunità di inserire nel testo della legge 146/90 una regola sulla comunicazione di adesione preventiva individuale allo sciopero)File | Dimensione | Formato | |
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