A defective adaptive immune response has been suggested to contribute to septic immunosuppression. Here, the response of monocytes to CD40-ligand (CD40L) has been analyzed in patients with Gram-negative sepsis. As compared to cells from controls, monocytes from septic patients showed significantly reduced production of tumor necrosis factor (TNF)-α, interleukin (IL)-1β, and IL-12 and were unable to acquire high levels of CD80 and CD86 molecules. These alterations were observed at the onset of sepsis and persisted at day 7. However, the ability of monocytes to respond to CD40L stimulation was partially, but significantly, restored in patients who recovered from sepsis. In addition, costimulation of autologous CD4+ T lymphocytes by CD40L-activated monocytes from septic patients failed to induce cell proliferation and interferon (IFNγ) production. Finally, the ability of CD40L to rescue monocytes from apoptosis was severely impaired. We conclude that downregulation of CD40L response may be an appropriate model of monocyte alteration observed during septic immunosuppression and may help in the development of novel therapeutic strategies.

E’ stato suggerito che un sistema immunitario adattativo deficitario contribuisca all’immunosoppressione che si verifica in corso di sepsi. In questo lavoro si sono analizzate le risposte al CD40L di monociti prelevati da pazienti con sepsi da batteri Gram negativi. Se paragonati alle cellule prelevate da controlli sani, i monociti dei pazienti settici dimostravano una produzione significativamente ridotta di TNFα, IL-1β e IL-12 ed erano incapaci di esprimere alti livelli di CD80 e CD86 in seguito alla stimolazione con CD40L. Queste alterazioni che si sono osservate all’insorgenza della sepsi persistevano per almeno 7 giorni. In caso di guarigione, tuttavia, la capacità monocitica di rispondere in modo congruo alla stimolazione con CD40L era parzialmente, ma significativamente, ripristinata. Inoltre, la co-stimolazione di linfociti T CD4+ autologhi da parte di monociti dei settici CD40L-attivati non induceva la proliferazione cellulare e la produzione di citochine (INFγ e IL-2) attese. Infine si è osservato come il CD40L non fosse in grado di prevenire l’apoptosi nei macrofagi dei settici messi in coltura. In conclusione suggeriamo che la ridotta capacità di rispondere alla stimolazione con CD40L sia un possibile meccanismo di alterazione monocitica in corso di sepsi. Questa evidenza contribuisce a porre le basi per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.

Natoli, S. (2009). Riduzione della risposta monocitica al CD40L in corso di sepsi.

Riduzione della risposta monocitica al CD40L in corso di sepsi

NATOLI, SILVIA
2009-09-04

Abstract

A defective adaptive immune response has been suggested to contribute to septic immunosuppression. Here, the response of monocytes to CD40-ligand (CD40L) has been analyzed in patients with Gram-negative sepsis. As compared to cells from controls, monocytes from septic patients showed significantly reduced production of tumor necrosis factor (TNF)-α, interleukin (IL)-1β, and IL-12 and were unable to acquire high levels of CD80 and CD86 molecules. These alterations were observed at the onset of sepsis and persisted at day 7. However, the ability of monocytes to respond to CD40L stimulation was partially, but significantly, restored in patients who recovered from sepsis. In addition, costimulation of autologous CD4+ T lymphocytes by CD40L-activated monocytes from septic patients failed to induce cell proliferation and interferon (IFNγ) production. Finally, the ability of CD40L to rescue monocytes from apoptosis was severely impaired. We conclude that downregulation of CD40L response may be an appropriate model of monocyte alteration observed during septic immunosuppression and may help in the development of novel therapeutic strategies.
4-set-2009
A.A. 2008/2009
Metodologie in medicina preventiva e terapia
21.
E’ stato suggerito che un sistema immunitario adattativo deficitario contribuisca all’immunosoppressione che si verifica in corso di sepsi. In questo lavoro si sono analizzate le risposte al CD40L di monociti prelevati da pazienti con sepsi da batteri Gram negativi. Se paragonati alle cellule prelevate da controlli sani, i monociti dei pazienti settici dimostravano una produzione significativamente ridotta di TNFα, IL-1β e IL-12 ed erano incapaci di esprimere alti livelli di CD80 e CD86 in seguito alla stimolazione con CD40L. Queste alterazioni che si sono osservate all’insorgenza della sepsi persistevano per almeno 7 giorni. In caso di guarigione, tuttavia, la capacità monocitica di rispondere in modo congruo alla stimolazione con CD40L era parzialmente, ma significativamente, ripristinata. Inoltre, la co-stimolazione di linfociti T CD4+ autologhi da parte di monociti dei settici CD40L-attivati non induceva la proliferazione cellulare e la produzione di citochine (INFγ e IL-2) attese. Infine si è osservato come il CD40L non fosse in grado di prevenire l’apoptosi nei macrofagi dei settici messi in coltura. In conclusione suggeriamo che la ridotta capacità di rispondere alla stimolazione con CD40L sia un possibile meccanismo di alterazione monocitica in corso di sepsi. Questa evidenza contribuisce a porre le basi per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
sepsi; macrofagi; immunoparalisi; interazioni CD40/CD40L
Settore MED/09 - MEDICINA INTERNA
Italian
Tesi di dottorato
Natoli, S. (2009). Riduzione della risposta monocitica al CD40L in corso di sepsi.
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